A Todi i consiglieri comunali di centrosinistra Alessandro Servoli, Stefano Cappelletti, Rita Petrazzoli, Carlo Rossini (nella foto), Pierluigi Contessa, Romina Perni, Mauro Isacco e Fabrizio Maria Alvi hanno diffuso un documento per spiegare quanto accaduto nella seduta del Consiglio comunale di venerdì 29 febbraio, nella quale “dopo mesi di ritardo, andando ben oltre il limite previsto dei 120 giorni dall’insediamento, la Giunta Ruggiano ha presentato gli indirizzi generali di governo”.
“Siamo rimasti per molto tempo in paziente attesa – esordisce il comunicato – permettendoci solo di ricordare al sindaco, in alcune circostanze, l’importanza e l’urgenza della presentazione del documento. Lo abbiamo fatto fiduciosi che il tempo servisse ad una elaborazione alta e meditata e comprendendo che i primi mesi fossero necessari al centrodestra per prendere dimestichezza con la pratica amministrativa”.
Grande dunque l’attesa e grande la soddisfazione quando è arrivata la convocazione del Consiglio dedicato alla trattazione dell’argomento, ma la delusione per l’opposizione sarebbe iniziata nel momento stesso del ritiro del documento. “Con grande stupore ci è stata consegnata, di fatto – spiega la nota – una fotocopia del programma elettorale con il quale il sindaco Ruggiano si è presentato agli elettori lo scorso anno. Ma come? Dopo mesi di attesa una fotocopia di un documento già pronto da mesi, senza nemmeno aggiornarlo? Abbiamo ritenuto il gesto realmente irrispettoso del massimo consesso cittadino, confermandoci che nel centrodestra è ormai assente ogni forma di senso delle istituzioni“.
I consiglieri si sarebbero comunque impegnati per cercare “di intravedere, nonostante tutto, la possibilità di avviare una discussione sui vari punti”, ma il giudizio finale è stato senza appello. “Si tratta – scrivono -di un documento incompleto, redatto con pressappochismo, ai limiti dell’accettabilità politica, senza un’idea di città, senza proiezione nel futuro. Un documento di fronte al quale ogni tentativo di modifica ci sembrava poca cosa. Abbiamo scelto, comunque, di intervenire in Consiglio comunale con ben sei interventi solo da parte del gruppo consiliare del PD, entrando nel merito delle questioni, sottolineando i tanti, troppi, punti di criticità e, soprattutto, le gravi carenze di contenuto. Ci è stato risposto da consiglieri e sindaco con sufficienza e la solita arroganza”.
La conclusione, come si sa, è stata di “bocciare integralmente il documento, rinnovando, comunque, la nostra disponibilità a lavorare sul futuro e per il futuro di Todi ad una sola condizione: un minimo di rispetto per il ruolo che ci compete. Aspettiamo dalla Giunta Ruggiano documenti utili e non fotocopie”.