Il tuderte Marcello Rinaldi è stato nominato nuovo delegato della Caritas regionale dalla Conferenza episcopale umbra. Direttore della Caritas di Orvieto-Todi, Rinaldi subentra nell’incarico a Giocondo Leonardi, che ha ricoperto l’incarico dal marzo del 2003 ad oggi con un mandato quinquiennale non rinnovabile e che, proseguendo l’opera avviata dal suo predecessore, don Lucio Gatti, ha caratterizzato l’attività con la creazione di case di accoglienza per giovani disagiati, donne con minori in difficoltà, anziani e malati abbandonati.
Marcello Rinaldi, 54 anni, dirigente scolastico presso la scuola media “Aosta-Cocchi” di Todi, componente del consiglio azionale di Azione Cattolica, è stato anche responsabile di diverse missioni Caritas all’estero in Albania, Kossovo e Colombia.
Esperto di politiche sociali, è autore di diverse pubblicazioni, tra le quali si ricordano Riflessioni sulla vita comune, I Sinodi delle diocesi di Orvieto e Todi, L’Azione Cattolica in Umbria dal primo dopoguerra al Vaticano II, L’emergenza Kossovo, La teologia della carità, ma anche a livello di editoria locale Il padre dei poveri Luigi Crispolti, Il tempio del SS Crocefisso in Todi e Il vocabolario del dialetto di Todi e del suo territorio.
“Alla base del nostro essere Caritas – ha spiegato Rinaldi all’atto dell’insediamento – c’è la consapevolezza di voler lavorare in comunione, in sinergia, perchè in una realtà come quella dell’Umbria non possiamo permetterci di disperdere le forze, soprattutto quando sono costantemente impegnate nel sociale, supplendo in non poche occasioni alle stesse istituzioni civili”.
Rinaldi prende in mano la guida della Caritas regionale nel momento in cui la stessa si accinge all’organizzazione del 32° Convegno nazionale delle Caritas diocesane d’Italia dedicato al tema “Amiamoci coi fatti e nella verità: i volti, le opere e la giustizia”.
Il convegno si svolgerà in Umbria, a Santa Maria degli Angeli di Assisi, dal 23 al 26 giugno. La giornata del 24 sarà “itinerante”, ovvero contraddistinta dalla visita ad alcune delle opere segno-strutture di accoglienza regionali e diocesane, che quel giorno ospiteranno 600 convegnisti provenienti da oltre 200 Caritas diocesane.
