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Utilizzo per i biocarburanti, aumento dei prezzi e siccità spingono la messa a coltura a cereali di sempre maggiori superfici

Non sarà una “battaglia del grano”, ma una “indietro tutta” si sul fronte grano. Nel 2008 assisteremo infatti ad una forte accelerazione delle superfici coltivate.
Un incremento che secondo un’indagine Ismea dovrebbe attestarsi a quota +18,2% per quanto riguarda il grano duro, a circa 1,7 milioni di ettari, e del 14% per il frumento tenero, ad oltre 750 mila ettari.
Un forte aumento delle superfici coltivate è annunciato nelle regioni del Nord, soprattutto Veneto, Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna.
Un punto di svolta molto atteso dagli esperti, secondo i quali l’aumento delle superfici coltivate potrebbe compensare la forte tendenza ai rialzi registrata nel corso degli ultimi mesi e che a febbraio scorso è sfociata, per il grano duro, in un +170% rispetto allo stesso mese di un anno fa, vale a dire quasi tre volte di più.

La crescita delle superfici coltivate a frumento, conviene l’Ismea, “é stata determinata dai forti aumenti dei prezzi del grano registrati in questi ultimi mesi e dall’abolizione del set-aside per la campagna di semina 2007-08, misura varata dalla Commissione europea per fronteggiare gli eccezionali rincari delle materie prime cerealicole”.
Tuttavia da alcune parti si sostiene che l’incremento della coltivazione dei cereali sia una scelta obbligata considerata la diminuzione della piovosità ed il fatto che il grano non è molto bisognoso di umidità.

I pareri degli esperti non sono incoraggianti, comunque, per quanto riguarda una eventuale discesa dei prezzi: “bisognerà verificare l’andamento della domanda mondiale delle granaglie”, affermano.
La cautela dipende soprattutto dallo sviluppo della richiesta per la produzione di bioetanolo che potrebbe accentuare ancora, se i prezzi del petrolio continueranno ad essere alti, la concorrenza con l’utilizzo alimentare.
I massimi produttori di cereali, Usa in testa, considerano infatti il grano una arma politica che, con il possibile utilizzo come carburante, possono usare nello scenario mondiale per calmierare il prezzo dei combustibili fossili.

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