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Il centrodestra ha proposto venerdì 11 aprile, giorno che coincide con la chiusura della campagna elettorale delle Politiche; il centrosinistra vuole invece andare dopo il voto: che farà il presidente Floriano Pizzichini?
pizzichini

A Todi si è risolta con un nulla di fatto la conferenza dei capogruppo svoltasi nel tardo pomeriggio di giovedì con l’obiettivo di fissare una data condivisa per la convocazione del prossimo Consiglio comunale, Consiglio al cui ordine del giorno l’Amministrazione Ruggiano è pronta ad iscrivere il bilancio preventivo 2008.
Dal centrodestra è arrivata la proposta di venerdì 11 aprile, in pratica il primo giorno utile per rispettare i tempi di convocazione ma anche l’ultimo della campagna elettorale per le elezioni Politiche.
Il centrosinistra ha invece suggerito come possibili date il 17 o il 18 di aprile, appena una settimana più tardi ma comunque dopo il voto per il rinnovo del Parlamento nazionale.

Il clima della riunione è stato disteso, ma ciò non è stato sufficiente per trovare un’intesa, con i due schieramenti rimasti sulle proprie posizioni, confermando le due diverse strategie di cui avevamo scritto già qualche settimana fa.
Nonostante a supporto delle diverse soluzioni siano state portate motivazioni non sempre e non del tutto riconducibili all’appuntamento con le urne, è evidente che il punto di discrimine delle opposte valutazioni sta proprio nelle aspettative riposte dall’uno e dall’altro schieramento nel risultato elettorale nazionale.

Chi stia costruendo meglio la mossa vincente in questa lunga partita a scacchi non è ancora chiaro, visto che nessuno sa quali e quante ricadute si potranno avere a livello locale dopo le Politiche del 13-14 aprile, con nuovi probabili riposizionamenti tra e dentro i partiti.
Senza dimenticare che a Todi ci sono situazioni individuali che sono uscite in passato e che qualcuno si augura potrebbero uscire in futuro da rigidi schemi prefissati.
Un’ipotesi che a giorni alterni viene data quando come probabile e quando invece come impossibile, con l’aggiunta di particolari che spesso sembrano piuttosto lontani dalla pura ragione politica.

Come detto la conferenza dei capigruppo si è chiusa senza una decisione ed è quindi assai probabile che la resa di conti andrà a finire dopo il voto.
Qualora fosse così non è neppure detto che il Consiglio comunale si svolga poi davvero nella settimana successiva alle elezioni: potrebbe slittare ancora più avanti, visto che la scadenza ultima per l’approvazione del bilancio preventivo è fissata al 31 maggio.
Le trattative, nell’accezione sia buona che cattiva del termine, possono dunque proseguire, come in parte è stato fatto anche stasera a fine riunione, quando alcuni si sono trattenuti in sala Giunta…
Poi tutti a cena, ovviamente in locali diversi.

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