Alcuni cittadini della frazione di Ospedaletto, frazione di San Venanzo, sul monte Peglia, ricordando che è arrivata la primavera e che l’avvio della stagione turistica è alle porte, sottolineano con una lettera inviata ai giornali come sia passato quasi un anno dall’incontro tenuto tra cittadinanza ed amministratori locali, del Comune e della Comunità montana Monte Peglia Selva di Meana, durante il quale si erano discusse le tematiche più sentite dagli abitanti della montagna rispetto alle quali poche novità si sono registrate.
In particolare viene segnalato:
– il ripristino del tetto semi-crollato dell’ex albergo Ctg (Centro turistico giovanile) di proprietà della Regione: il buco è sempre più grande.
– per la colonia elioterapica, anch’essa di proprietà della Regione, si sta aspettando da anni il recupero e la valorizzazione dell’immobile in degrado; all’incontro si era parlato di project financing, seguito poi da un progetto già presentato a valere sul Docup Ob. 2 che però non è stato finanziato.
– valorizzazione del sito della breccia ossifera con stecconate e tabellonistica adeguata.
– restauro e consolidamento della croce in ferro sulla vetta del monte.
“La zona del Peglia – scrivono – ha tutte le potenzialità per poter diventare un vivace distretto turistico, adatto a villeggiature a contatto con la natura, per un turismo eco-sostenibile che valorizzi le risorse paesaggistiche dell’area. Però tutto ciò può avvenire solo a due condizioni: un’auto-organizzazione (quindi da parte di operatori e popolazione) del turismo al servizio dei potenziali visitatori ed una maggiore sinergia tra pubblico e privato”.
“A tal fine – sottolineano i firmatari della lettera – occorre istituire e attivare un tavolo per lo sviluppo turistico dal quale traggano vantaggi gli stessi residenti del comprensorio del Peglia. Decisivo può essere il ruolo della Comunità Montana e dei comuni associati.
Si tratta di affrontare l’ulteriore valorizzazione del parco naturale dei Sette Frati. C’è inoltre da mettere mano al nodo irrisolto della linea del trasporto pubblico, che va potenziato soprattutto nella stagione estiva (anche sotto forma di taxi collettivi o minibus a chiamata), e di assicurare la copertura Adsl ovunque: è così che si rende l’Umbria mèta appetibile”.