Condividi su facebook
Condividi su twitter
Una ricerca italiana fornisce dettagliate informazioni in grado di orientare la prevenzione del fenomeno della tossicodipendenza

La lotta alla droga si gioca sulla prevenzione, perché il “proibizionismo” ha limiti ormai evidenti stante la grande platea dei tossicodipendenti. Sapere perché si ricorre alle droghe è quindi fondamentale.
I dati preliminari della ricerca nazionale ‘Pcs: Percezione del rischio, comportamenti protettivi, significati attribuiti da parte del consumatore di cocaina’, finanziata dal ministero degli Affari sociali, coordinata dall’Osservatorio epidemiologico sulle dipendenze patologiche, dell’Ausl di Bologna, e diretta da Raimondo Maria Pavarin, danno un quadro abbastanza preciso delle motivazioni che spingono a drogarsi.
La cannabis viene consumata per rilassarsi e per il piacere che provoca, l’ecstasy viene consumato per divertimento e curiosità, la cocaina anche per aumentare le proprie performance
(il 10% degli intervistati ha affermato di aver consumato cocaina sul lavoro).

La ricerca si è focalizzata sull’approccio alle droghe da parte della popolazione tra i 15 e i 55 anni, che frequenta locali pubblici, feste private, scuole medie superiori, università, servizi pubblici e privati, analizzando in particolare la percezione dei rischi e dei benefici da parte di chi consuma droghe e lo scopo per cui le droghe vengono consumate.
Dalla ricerca, che ha interessato finora 1.873 persone residenti in Emilia-Romagna, e che verrà allargata ad altre 20.000 circa, sparse in tutta Italia, emerge un quadro che conferma solo in parte una serie di luoghi comuni in materia.
Per esempio, anche questa ricerca conferma che molti cominciano dalla cannabis per poi provare altre droghe, più pesanti, ma al tempo stesso emerge che l’80% di quelli che provano cocaina smettono molto presto.

Per quanto riguarda le motivazioni, lo studio ne evidenzia 16, tra le principali: la ricerca del piacere, del benessere, la curiosita’, lo svago, lo stare insieme agli altri, l’evasione dalla realtà’.
Anche l’analisi della relazione tra reddito e scelta di sostanze conferma qualche giudizio consolidato: i più ricchi (al di sopra dei 1.100 euro al mese) preferiscono la cocaina, i meno ricchi (tra i 400 e i 500 euro) si ‘accontentano’ dell’ecstasy.
Il 20% degli uomini e il 10% delle donne spende più del 10% del suo reddito in cocaina, mentre, per quanto riguarda i rischi, il 40% ha guidato sotto l’effetto dell’alcol, il 20% ha guidato dopo aver assunto alcol e droga.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter