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La manifestazione dal 16 al 18 maggio ai giardini di Villa Fidelia

Per gli operatori del settore, ma soprattutto per appassionati consumatori e artisti a tema caffè, arriva Caffestival, una kermesse a link espresso che si svolgerà nei giardini all’italiana di Villa Fidelia, a Spello, dal 16 al 18 maggio, con la collaborazione di Slow Food.
Una vetrina per piccole e medie aziende di torrefazione artigianali, ma soprattutto – ha sottolineato il direttore artistico Antonio Boco – per il consumatore finale, con l’obiettivo di rendere più consapevole l’approccio col caffè e diffondere la cultura di questa tradizione Made in Italy”.
Il caffè sarà così protagonista in black degli aperitivi, dei talk-food, del progetto Coffee Roots a cura di Vittorio Castellani (chef Kumalè), della filiera solidale dei presidi Slow Food con torrefazione nel carcere di Torino, del concorso per cortometraggi a tema espresso Corto, così come di Caffè Noir che, sotto la giuria dello scrittore di gialli Carlo Lucarelli, premierà il migliore racconto inedito noir, fino alla mostra di design con la collezione Enrico Maltoni di macchine storiche da caffè espresso.
 
In vetro, tazza piccola, con cremina, o shakerato. Oqni italiano, e sono circa 41 milioni gli appassionati, ha il suo caffè. Un prodotto che ha stregato il mondo e che attraversa, col suo carico di aromi e proprietà nutritivo-salutistiche, i due emisferi, per trovare le migliori espressioni proprio in Italia.
Raggiungono quota 43 miliardi le tazzine di caffè consumate ogni anno in Italia, degustato nel 60% dei casi grazie alla moka di casa, il 30% delle volte al bar e nei pubblici esercizi, il 10% alle macchinette, sempre più spesso ‘a cialda’, nuovo accessorio di tendenza sia nei consumi domestici che nei corner aziendali.
A monitorare la pausa-caffè degli italiani è uno studio, su dati dell’Istituto internazionale Assaggiatori di Caffè.
L’Italia è il Paese numero 1 al mondo per la produzione di macchine da caffè (70 mila l’anno, di cui 50 mila vendute all’estero) e vanta 750 mastri-tostatori distribuiti nella metà dei casi al Nord (49%), mentre Centro (25%) e Sud (26%) si ripartiscono equamente il numero di torrefazioni.

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