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L'operazione è coordinata dal Procuratore della Repubblica di Perugia: 24 al momento gli indagati raggiunti dalla informazione di garanzia; coinvolte anche alcune ditte locali e un assessore provinciale
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Un centinaio di perquisizioni sarebbero in corso in tutta la provincia di Perugia, alla ricerca di prove di una diffusa “corruttela” nella gestione di appalti e gare pubbliche.
Le perquisizioni vengono eseguite nei confronti di dipendenti di diversi enti pubblici e di privati e verrebbero ipotizzati vari reati, dalla corruzione all’abuso di ufficio.

L’operazione ancora in corso da parte della squadra mobile di Perugia con il coordinamento del procuratore Nicola Miriano e il sostituto Manuela Comodi.
Ventiquattro sono al momento gli indagati a cui sono state notificate le informazioni di garanzia in occasione delle perquisizioni. Sarebbero invece cinque le società interessate.

Nell’ambito dell’inchiesta la polizia ha acquisito documenti in Regione, in Provincia (in particolare, sembra, all’area viabilità) e al Comune di Perugia, alla Fondazione Cassa di Risparmio del capoluogo umbro e al Comune di Città di Castello.

Per quanto riguarda il comune capoluogo, l’Amministrazione Locchi si dice assolutamente tranquilla rispetto all’acquisizione di documenti, riguardanti una pratica edilizia. Lo ha dichiarato il sindaco esprimendo poi “solidarietà e affettuosa vicinanza all’architetto Carmen Leombruni (in passato in organico al Comune di Marsciano, ndr), dirigente capace ed integerrimo, ricordando che già nelle vicende Centova e Antognolla, oggetto di indagini, l’architetto Leombruni uscì totalmente prosciolto da ogni responsabilità.”

L’indagine coinvolgerebbe più di trenta persone, tra cui tecnici che hanno operato per il consolidamento della rupe di Massa Martana.
A parte degli indagati sarebbe stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione ed alla turbativa d’asta. 
Sarebbero coinvolti nell’inchiesta primari imprenditori nel settore dei lavori edilo-stradali, tra cui alcuni del comprensorio Todi-Marsciano, nonchè l’assessore provinciale Riccardo Fioriti, cui è arrivata in tarda serata “piena solidarietà umana e politica”, in relazione all’avviso di garanzia ricevuto, da parte dei vertici del Partito Democratico.
Curiosa l’immagine di se stessa che si dà la Provincia di Perugia per sottolineare la trasparenza del suo operato: “una campana di vetro”.
A Città di Castello è sotto indagine la fornitura di bitume per il rifacimento del manto delle strade comunali nell’anno 2007 per un valore di circa 25 mila euro.

Questo l’elenco degli indagati:

Provincia di Perugia. Adriano Maraziti (direttore dell’area viabilità); Fabio Patumi (responsabile del servizio affari generali); Maria Antonietta Barbieri (responsabile dell’ufficio contratti e appalti); Riccardo Pompili (dirigente del servizio bilancio); Riccardo Fioriti (assessore alla viabilità); Gianni Pecci (assistente tecnico dell’ufficio gestione e manutenzione stradale del comprensorio 2 eugubino-gualdese); Gianfranco Garritano (dirigente); Lucio Gervasi (direttore area ambiente e territorio).

Regione. Venera Giallongo (Responsabile del servizio affari generali della direzione ambiente – territorio e infrastrutture).
Comune di Perugia. Carmen Leombruni (responsabile dell’unità organica attività edilizie).

Comune di Città di Castello. Massimo Martinelli (responsabile del settore viabilità).

Imprenditori. Massimo Lupini (direttore tecnico della Seas); Carlo Carini (amministratore della ditta Tecnostrade); Paolo Piselli (amministratore della ditta Ecocave); Gino Mariotti (amministratore della ditta Appalti Lazio); Sauro Leonardi (direttore tecnico della ditta Appalti Lazio); Dino Bico (amministratore della ditta Ediltevere); Marsilio Pauselli (socio della Seas); Alessio Mariotti (dipendente della ditta Appalti Lazio); Sergio Margutti (consigliere delegato e direttore tecnico della ditta Ediltevere); Simonetta Chiocci di Marsciano (amministratore unico della Costruttori edili); Ettore Marcucci di Collazzone (dipendente della ditta Costruttori edili); Adriano Gigli (direttore tecnico della ditta Tecnostrade).

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

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