L’Italia turistica è capace di farsi male da sola e non parliamo solo dell’emergenza rifiuti. Il costante aumento dei prezzi viene definito fuori mercato dai “buyer” stranieri.
Il giudizio è stato espresso in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di TTg, rivista di informazione turistica per gli operatori del settore.
In particolare i “buyer” internazionali, contestano alle strutture ricettive italiane di vendere a prezzi che non consentono di incentivare il lavoro dei tour operator stranieri.
I colpevoli degli aumenti, dunque, non sarebbero solo il caro carburante o il cambio con l’euro, nè un generico costo della vita che rende l’Italia meno interessante.
E così, scrive TTg, i tour operator finiscono per rivolgersi ai nostri competitor: Francia, Spagna, Croazia, Grecia e Turchia, decisamente meno care.
- Redazione
- 7 Giugno 2008
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