Un’interrogazione urgente per evitare che al danno si aggiunga la beffa: è quella presentata dal capogruppo di Forza Italia alla Provincia di Perugia Ivo Fagiolari (di cui si parla da tempo come possibile candidato del centrodestra alla presidenza dell’ente alle prossime elezioni) in riferimento all’inchiesta giudiziaria sull’assegnazione degli appalti da parte dell’istituzione provinciale, scandalo che vedrebbe toccare un numero di dipendenti dell’ente maggiore di quello di cui si è finora parlato.
Fagiolari chiede “le modalità con le quali sono stati valutati i rendimenti dei dirigenti e funzionari coinvolti nella vicenda giudiziaria in corso, visto che secondo fonti della Procura della Repubblica, sembra siano appunto 51 i funzionari della Provincia di Perugia coinvolti a vario titolo nella vicenda giudiziaria definita ‘Appaltopoli’”.
Il capogruppo di Forza Italia chiede, in particolare, di sapere se “risponda o meno al vero che tutti i dirigenti e funzionari abbiano raggiunto nell’anno 2007, proprio l’anno di tanti appalti truccati, i propri obiettivi al massimo consentito dalla legge e che potrebbe determinare un esborso economico da parte dell’ente per una cifra di circa 150 mila euro quale indennità di risultato”.
Nel chiedere l’immediata sospensione delle erogazioni, dando modo alla commissione d’inchiesta deliberata dalla Giunta di verificare la posizione di ciascuno degli indagati, Fagiolari informa infatti che “è in fase di erogazione il cosiddetto premio di risultato che per i dirigenti della Provincia ammonta a circa 1 milione di euro, di cui il 15% del totale agganciato al risultato ed il resto alla posizione” (un Dirigente di Area può ottenere premi fino a 6.800 euro lordi mentre i Dirigenti di Servizio si muovono in una forchetta che va dai 2.702 euro ai 4.583 euro).
Nell’interrogazione si sottolinea come “i premi da erogare si riferiscono agli obiettivi raggiunti nel 2007, guarda caso proprio l’anno di tanti appalti che il Pubblico Ministero sostiene siano stati truccati e che sono state già definite, prima che scoppiasse la complessa vicenda, dal nucleo di valutazione le cosiddette “pagelle” per tutto il personale, fra cui naturalmente i dirigenti ed i funzionari coinvolti nella maxi inchiesta”.
Fagiolari ritiene assolutamente necessario portare a conoscenza “quali punteggi e valutazioni abbiano ottenuto anche i dirigenti e funzionari coinvolti, essendo gli stessi intimamente legati al quantum economico da corrispondere cosiddette indennità di risultato”.
Riguardo al blocco dell’erogazione dei premi al personale coinvolto nella vicenda giudiziaria, il presidente Cozzari ha risposto con sollecitudine che la “Giunta provinciale ha già provveduto”, senza fare riferimento alla divulgazione delle “pagelle” né rilasciare commenti sul numero (51) di dipendenti coinvolti fatto da Fagiolari.