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Al Teatro Concordia seminario di aggiornamento sul “Report finale della Ricerca-azione” della rete scolastica territoriale n. 6 “Il Tuderte”

Un fragoroso applauso è sgorgato dalla platea d’insegnanti che hanno affollano il Teatro Concordia di Marsciano mercoledì pomeriggio, quando Giuseppe Italiano, fra i principali relatori del convegno che è in corso, ha sottolineato l’alta presenza di professionisti della scuola, al pomeriggio dedicato al “Report finale della Ricerca-azione” della rete scolastica territoriale n. 6 “Il Tuderte”.
Un centinaio almeno gli insegnanti che hanno sacrificato il primo caldo pomeriggio di giugno per partecipare al convegno organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, in collaborazione col Comune di Marsciano.
Dopo l’introduzione, affidata alla Direzione Scolastica Regionale coi suoi rappresentanti, una tavola rotonda, coordinata da Lucio Raspa, dirigente scolastico a Deruta, capofila della rete territoriale, ha preso vita con l’ex Direttore IRRE Toscana, Italiano, Elisabetta Davoli, Dirigente USR Lazio e Diana Saccardo, Dirigente Scolastico del Liceo Classico di Spoleto.

S’è parlato anzitutto di quanto è importante il collegamento degli insegnanti fra di loro nel lavoro costante dell’aggiornamento. La formazione permanente, infatti, è resa necessaria dal cambiare dei tempi, così rapido da evidenziare, ad esempio, difformità rilevanti fra la situazione delle classi iniziali e quella delle terminali nei medesimi momenti e negli stessi istituti. Particolare forza, in tale contesto, assumono le risorse umane destinate all’educazione, per affrontare le sfide del presente e del futuro.
E la “ricerca-azione”, metodologia privilegiata per l’innovazione e per la modifica dei comportamenti professionali dei docenti. Mentre la burocrazia va recuperata come elemento a servizio della scuola e della sua qualità e non viceversa, mentre resta preoccupante il progressivo, ma ingiusto, ribasso del ruolo sia dell’insegnante sia del dirigente scolastico.
Non si tratta tanto della perdita del potere contrattuale, situazione che il corpo docente ha in comune con tante altre categorie lavorative, ma dell’autorità culturale e sociale che queste figure hanno sempre interpretato, per la conservazione e trasmissione della cultura.

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