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Forse logorato dalla fila di cittadini con richieste quanto meno improprie, Ruggiano ha affisso un cartello con il quale invita testualmente a "non varcare la soglia" a chi cerca tramite lui soltanto delle "scorciatoie"
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Da ieri mattina sulla porta dell’ufficio del sindaco di Todi ha fatto la comparsa un cartello a dir poco inusuale. Il primo cittadino, infatti, invita per iscritto, scritto nero su bianco a caratteri cubitali, a “non varcare la soglia” a chiunque intenda inoltrare a lui e alla sua Amministrazione “istanze riferite a: richiesta di raccomandazioni e/o favori personali; richiesta di velocizzare pratiche burocratiche; presentazione di curriculum vitae; richieste di di lavoro; richieste di commettere abusi edilizi o altre irregolarità”.

Quale sia stata la molla che ha fatto scattare un simile “altolà”, che pur plausibile nel contenuto appare quanto meno originale se non anomalo nella forma, non è dato ufficialmente sapere. Si può però dedurre che Ruggiano si è alla fine stancato degli aspetti più deleteri insiti nel rapporto diretto e totalizzante con i cittadini, rapporto che dieci giorni fa, nell’intervista a TamTam in occasione del primo anno della sua Amministrazione, aveva scelto come prima immagine per presentare la sua attività di governo (“Individuerei quella degli oltre duemila cittadini che, settimana dopo settimana, sono entrati nel mio ufficio per rapportarsi e parlare direttamente con il sindaco”).

La fila in alcuni giorni della settimana ininterrotta davanti alla sua porta, con incontri che si presume in alcune occasioni diventano una sorta di “confessionale” delle aspettative e dei problemi personali di ciascuno, con richieste è facile immaginare anche improprie, lo deve aver probabilmente logorato e spinto a mettere un freno preventivo al via vai di tuderti.
Contrastanti le prime reazioni nell’ambiente comunale e in quello politico, con valutazioni divergenti anche all’interno dello stesso centrodestra, con la soddisfazione di alcuni  che ritengono sia non scontato il richiamo ad un comportamento improntato all’imparzialità e correttezza della pubblica amministrazione, mentre altri manifestano delle perplessità sull’effettiva opportunità dell’iniziativa, con una possibile ricaduta negativa nella percezione dei cittadini.

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