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Il cartellone prevede per il momento 25 appuntamenti ripartiti su tre fasce orarie; non ci sarà Alex Britti e neppure la commedia sulla Strega Matteuccia; aprirà Pupi Avati e chiuderà la Fanfara della Polizia di Stato
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Proprio in queste ore, il programma del Todi Arte Festival (7-14 settembre), affidato alla nuova direzione artistica di Maurizio Costanzo, sta passando dalla forma del canovaccio alla sua stesura definitiva per andare finalmente in stampa.
Non potendo attendere oltre l’ufficializzazione dell’atteso contributo ministeriale, il dado è stato dunque tratto, senza indugiare ulteriormente nella presentazione del cartellone e nella sua promozione.
Ecco a voi, allora, gentili signori e signore, il programma in anteprima, con 25 appuntamenti (di cui cinque repliche).

L’apertura, domenica 7 settembre (ore 21,30), è affidata come annunciato alla regia di Pupi Avati con “Sorella Luna e le Stelle”, con la recitazione dei Fioretti di San Francesco da parte di veri frati sullo scenario del tempio di San Fortunato (in replica lunedì 8 alla stessa ora).
Martedì 9 e mercoledì 10 (ore 21,30), il Teatro Comunale sarà tutto per la prima nazionale de “Il Vangelo secondo Pilato” con Glauco Mauri e Roberto Sturno.
Giovedì 11 sarà il giorno del ritorno a Todi di Silvano Spada, ex direttore artistico, nell’occasione autore e regista della commedia “Discarica”, interpretata dalla figlia illustre Margherita Missoni e dall’ex deputato Vladimir Luxuria, che debutterà sull’originale palcoscenico dell’ex pastificio Cappelletti di Ponterio, dove sarà replicata anche il giorno successivo ed anche sabato 13.
Venerdì 12 è in programma al Comunale il concerto “Diamoci delle arie” diretto dal Maestro Walter Attanasi, anche lui altra vecchia conoscenza del festival tuderte.
Sabato 13 sarà sempre il Teatro ad ospitare “Migrantes”, un concerto di Pino Massara.

Detto degli spettacoli in “prima serata”, ad eccezione della giornata di chiusura su cui torneremo, passiamo alla fascia notturna, occupata da domenica 7 a sabato 13 dal cabaret “S’è fatta Notte”, presentato al Nido dell’Aquila, a partire dalle 23,30, da Pier Francesco Poggi in compagnia di Saba e Rimbamband.
Nella fascia pre-serale (ore 18) la programmazione inizia lunedì 8 al chiostro delle Lucrezie con il concerto “Anonima Armonisti”; il giorno successivo, sempre al Nido dell’Aquila, altro concerto: “Appassionatamente”.
Mercoledì 10 ci si sposta alla Sala del Capitano dei palazzi comunali per la presentazione di “Gremese”, mentre giovedì 11 si torna al chiostro delle Lucrezie con la “Poesia Umbra”, a cura di Enrico Vaime, proposta che verrà replicata in piazza del Popolo sabato 13.
Venerdì l’appuntamento si sposterà al Ridotto del Comunale con la presentazione del dvd a cura di Anna Testa su “Lojodice-Tieri”.

Per la giornata conclusiva è previsto, alle 18 al Teatro, il concerto di Angelo Branduardi, e alle 21,30 uno spettacolo in piazza del Popolo, annunciato probabilmente da un banditore, con Dario Cassini, Rimbamband, Poggi e Saba.
A seguire grande chiusura con la Fanfara della Polizia di Stato, inizialmente prevista da Costanzo per l’apertura.

Non figurano in programma l’annunciato concerto di Alex Britti (eliminato probabilmente dal carnet anche per un’altra sua esibizione precedente in zona) e, soprattutto, l’attesa commedia sul processo alla strega Matteuccia di Ripabianca.
Nella scelta delle location, infine, dopo la brutta avventura meteorologica dell’anteprima in movimento dello scorso 8 giugno, sembra esservi stato un ripensamento anche riguardo la scelta di privilegiare gli spazi all’aperto.

Non è escluso che, rispetto a tali anticipazioni, vi possa essere in divenire l’inserimento anche di altri appuntamenti in cartellone, che il sindaco Ruggiano ha sempre descritto come implementabile sulla base del budget reperito.
E proprio le incertezze del budget, con il “brutto pezzo” che ha finora visto protagonista in negativo il Ministero della cultura (la cui mancata ufficializzazione del contributo di 300 mila euro sembra abbia “freddato” anche alcuni sponsor privati), hanno sicuramente limitato il pieno esplicitarsi di tutte le potenzialità che la direzione artistica di Maurizio Costanzo sarebbe stata in grado di assicurare.

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