Il contratto dei 120.000 dirigenti medici e veterinari del Ssn, relativo al quadriennio 2006/2009 dopo sei mesi di trattative al tavolo dell’Aran, è stato sottoscritto, ma già qualche nuova ombra si addensa all’orizzonte settembrino.
In primo luogo c’è il fatto che non hanno firmato la Cgil Medici e l’Aaroi, l’associazione degli anestesisti.
Per Massimo Cozza, della FPCGIL Medici l’ipotesi di contratto è “inaccettabile perchè non tutela il diritto al riposo dei medici ospedalieri, a danno della qualità delle prestazioni sanitarie rese ai cittadini.
L’assenza nel contratto nazionale del principio “europeo” delle 11 ore di riposo continuativo ogni 24, dal quale partire per poi concordare eventuali deroghe locali, mina la sua reale esigibilità.
Inoltre è saltata la durata massima di 48 ore di lavoro settimanale, compresi gli straordinari”, il che è giudicato “un grave vulnus alla qualità del lavoro e delle prestazioni sanitarie rese ai cittadini, considerando che la letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato per i medici l’aumento della stanchezza dopo turni prolungati di lavoro, con un maggior rischio di errori”.
La FPCGIL Medici vincolerà pertanto la firma al contratto “all’esito della consultazione dei dirigenti medici e veterinari, che ci auguriamo sia avviata da tutte le organizzazioni sindacali”.
E proprio da un’altra componente sindacale di rilievo, l’Anaao Assomed viene un “giudizio fortemente negativo sulla manovra economica approvata in via definitiva dal Parlamento”.
Pertanto l’associazione conferma le azioni di protesta annunciate per il prossimo mese di ottobre. “Consideriamo i contenuti di questa legge un duro attacco alla categoria, ai cittadini e alla sopravvivenza del sistema sanitario pubblico – ha commentato il segretario nazionale Carlo Lusenti – destinato ad un grave definanziamento che ne mina le caratteristiche fondanti. Nel provvedimento abbiamo individuato ben 10 punti critici, dieci punizioni riservate ai medici alle quali non è stata data alcuna soluzione positiva, ad eccezione del contratto di lavoro che e’ stato siglato la scorsa settimana.
Questa legge peggiora di molto le condizioni di lavoro dei medici italiani, con conseguenti gravi riflessi sulla sicurezza delle cure dei cittadini e depotenzia fortemente l’assistenza ospedaliera con la riduzione di posti letto e organici”.
Anche dalla Cisl Medici segnali di fumo. “E’ bene non confondere la positiva conclusione contrattuale dei medici dipendenti con le preoccupazioni e le penalità dovute alla manovra economica”. Lo ha affermato Giuseppe Garraffo Segretario Generale .