Già oggi, ogni anno, sono “sprecati” in mare 8 miliardi di metri cubi d’acqua e la quantità potrebbe aumentare in modo esponenziale quando piogge più violente non daranno modo all’acqua di penetrare negli strati profondi del terreno.
Lo afferma il presidente dell’Anbi, Massimo Gargano, spiegando che, dall’analisi dei dati a disposizione dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, mediamente sull’Italia piovono circa 300 miliardi di metri cubi ogni anno.
“Di questo volume – afferma – considerando le primarie necessità di equilibrio ambientale, l’acqua utilizzabile è pari a 53 miliardi di metri cubi, ma quella realmente utilizzata si riduce a 45 miliardi di metri cubi”.
Ciò perché manca una rete infrastrutturale idraulica adeguata. Gli 8 mila miliardi di litri che vengono sprecati sono una cifra “impressionante – dice Gargano – sia quantitativamente che come potenziale fattore economico.
Ciò è tanto più grave, in quanto i cambiamenti climatici in atto hanno accentuato i fenomeni siccitosi, minacciando il sistema agroalimentare italiano“.
Per questo l’Anbi ribadisce la necessità di un Piano Nazionale degli invasi che “abbinando necessità ambientali e di difesa idrogeologica, dia una risposta concreta ad uno spreco, che non ci possiamo più permettere”.
- Redazione
- 12 Agosto 2008
Condividi su facebook
Condividi su twitter