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Lo scontro di protoni non avrebbe prodotto i temuti buchi neri che secondo uno scienziato tedesco mangerebbero la terra in 50 anni

Chi crede alla “teoria dei buchi neri mangia Terra” può tirare un sospiro di sollievo. Al momento buchi neri in giro nei dintorni di Ginevra non se ne vedono, anche se potrebbero essere così piccoli da sfuggire all’occhio umano.
Il preannunciato e temuto primo test del Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, il più grande acceleratore di particelle del mondo, è stato fatto senza che si siano avuti indizi sulla validità della teoria dello scienziato tedesco di cui abbiano riferito.
L’esame è consistito nello ‘sparare’ un piccolo fascio di alcuni miliardi di protoni in una sezione dell’acceleratore.
A settembre, quando l’Lhc sarà in piena fase operativa, saranno molto più numerosi i protoni che entreranno in collisione al suo interno, generando nuovi tipi di particelle.

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