La “puzza” a Terni ha proprio stufato e si muovono all’unisono sindaco e Procura della Repubblica.
Raffaelli ha lamentato che i cassonetti della spazzatura sono maleodoranti. Probabilmente un problema di fermentazione, dovuta al caldo, dell’immondizia.
L’Asm, per eliminare il fenomeno, ha raddoppiato la frequenza delle operazioni di sanificazione dei cassonetti ed al normale turno di lavoro giornaliero è stato aggiunto il turno notturno.
Alla fine del mese di agosto saranno stati trattati circa 4.500 cassonetti e, in base soprattutto all’andamento climatico, sarà valutata l’opportunità di mantenere il doppio turno di attività oppure tornare alla frequenza normale che, a luglio, ha visto il trattamento di circa 2.200 cassonetti.
Intanto sembra che “i draghi volanti” siano in trasferta nella conca ternana, ma qui la Procura della Repubblica di Terni se li aspettava per cui ha subito avviato accertamenti in merito alla presenza di alcune nubi dall’odore acre su gran parte della città, in particolare sul centro, durante le ore notturne.
Lo ha fatto in seguito ad un esposto presentato dal comitato “Per il diritto all’aria pulita”.