Condividi su facebook
Condividi su twitter
Quasi tre ore di fermo della circolazione hanno fatto "infuriare" il presidente dell'Adusbef, che era a bordo del treno regionale e che ha lamentato la mancanza di informazioni da parte delle Fs, che però smentiscono

A causa di un incendio, a partire dalle 16 e fino alle 18,30 di venerdì, è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla linea lenta Roma-Firenze, tra le stazioni di Baschi e Attigliano.
Ovvio il ritardo dei treni durante lo spegnimento delle fiamme che, divampate nel pomeriggio a Graffignano, in provincia di Viterbo, si sono estese fino alla provinciale umbra ed ai territori di Alviano e Penna in Teverina.
L’incendio ha causato un forte ritardo al treno regionale 2311, che è stato retrocesso fino alla stazione di Orvieto dove, deviando il suo percorso sulla linea Direttissima, ha raggiunto la capitale.
Per ridurre al minimo i disagi ai viaggiatori. è stato istituito un servizio di pullman tra le stazioni di Orvieto e Orte.

Due elicotteri e un Canadair
sono stati impegnati, insieme a diverse squadre a terra dei vigili del fuoco di Viterbo e di Terni, oltre i tecnici del Gruppo FS e le squadre di Protezione aziendale di Ferrovie dello Stato, Corpo forestale e comunità montana.
Il fuoco – secondo quanto si è appreso al centro di coordinamento antincendi della forestale – ha interessato delle sterpaglie, ma anche un’area boschiva dall’estensione non ancora quantificata.

Insieme alla fiamme, sono divampate anche le polemiche.
La “mancanza di informazioni e di assistenza” per i passeggeri del treno
interregionale Firenze-Roma rimasto fermo nella stazione di Alviano è stata denunciata dal senatore dell’Idv Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, che si trovava a bordo del convoglio.
Diversa la versione delle Ferrovie, secondo le quali il capotreno ha fornito informazioni ai circa 300 passeggeri attraverso gli altoparlanti e passando personalmente nei vagoni.
Le Fs hanno inoltre sottolineato che per le persone a bordo non c’è stato in alcun momento il minimo pericolo.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter