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Il consigliere comunale di Rifondazione comunista torna a richiamare l'attenzione sui rischi di depotenziamento del nosocomio cittadino, invitando ad evitare interventi superficiali e propagandistici

La difesa del livello dei servizi dell’ospedale di Todi, il cui reparto di pediatria (con l’annesso servizio per la cura dei disturbi alimentari) viene dato a rischio di ridimensionamento, resta al centro dell’azione politica del consigliere comunale Andrea Caprini, il quale ha diffuso una nota in risposta all’intervento del consigliere provinciale Giovanni Ruggiano, intervento cui viene riconosciuto “almeno il merito di squarciare l’omertà della destra tuderte” su quanto sta accadendo nel nosocomio cittadino, ma che viene ritenuto improntato alla “superficialità, forse dettata dalla foga propagandistica tipica della destra nostrana”.
Dopo aver evidenziato che Rifondazione comunista ha sempre difeso negli anni tutti i servizi ospedalieri territoriali, senza essere “mai stata zitta né complice di nessuno”, il consigliere Caprini ricorda al consigliere provinciale di AN “che l’attuale assetto dei servizi ospedalieri tuderti è frutto di una condivisione di tutte le forze politiche che nel 1999 approvarono all’unanimità un ordine del giorno di indirizzo dentro il percorso partecipativo inerente il precedente piano sanitario regionale”.

L’esponente di Rifondazione difende quel percorso partecipativo “che ha visto il contributo di tutta la comunità tuderte che ha ben compreso l’importanza di una razionalizzazione dei servizi in un’ottica di riqualificazione e salvaguardia della sanità pubblica dell’Umbria, a differenza di altre regioni, in particolare quelle governate della destra – è l’affondo contenuto nella dichiarazione – dove il sistema sanitario è stato affossato a favore di strutture private che non hanno migliorato la qualità dei servizi ed hanno indebitato paurosamente il welfare di quelle realtà (la Lombardia docet)”.

Tornando all’attualità e al caso specifico, Caprini sottolinea come “oggi vengono assunte decisioni che impoveriscono d’imperio l’ospedale tuderte in assoluta autonomia rispetto alla pianificazione regionale e senza la benché minima discussione nelle sedi istituzionali adeguate”.
Rifondazione ribadisce la propria posizione, secondo la quale l’ospedale di Todi non deve essere toccato fino all’apertura della nuova struttura di Pantalla, e racoglie l’invito per la convocazione di un Consiglio comunale aperto.
“Intanto però – è la conclusione di Caprini – il consigliere provinciale Giovanni Ruggiano potrebbe convincere il sindaco della città Antonino Ruggiano a fare qualcosa, magari andando anche a ripetizioni da un suo collega, come il sindaco Ricci, che lungi dall’essere un pericolo sovversivo comunista è impegnato in questi giorni nella difesa dell’ospedale di Assisi”.

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