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Per la dodicesima conferenza internazionale dell'associazione arriveranno in Umbria 200 delegati delle aree lacustri di tutto il mondo
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Sono rappresentati tutti e cinque i continenti alla 12° Conferenza internazionale che “Living Lakes”, la rete mondiale dei laghi, che si apre lunedì 22 settembre in Umbria, al lago Trasimeno, e che proseguirà fino a domenica 28 settembre.
Un evento di alto profilo, anche dal punto di vista scientifico ed importante occasione per esperti e responsabili della gestione dei più importanti e significativi laghi del pianeta per confrontarsi sulle politiche attuate o da attuare per una loro migliore conservazione.
Dieci laghi italiani partecipanti e 50 delegati, 34 paesi e laghi stranieri, 140 delegati stranieri, 6 workshop, 72 relatori e 7 spettacoli: questi i numeri della manifestazione.

A raggiungere le sponde del lago Trasimeno, quindi, saranno in tutto in questi giorni circa 200 delegati in rappresentanza dei laghi di Germania, Western Australia, Sud Africa, Guatemala, Regno Unito, Sri Lanka, Spagna, Turchia, Svizzera, Indonesia, Brasile, Ungheria, Filippine, Cina, Kenya, Estonia, Canada, Giappone, Russia, Perù, Bolivia, Messico, Israele, Giordania e Palestina.
“Living Lakes” è un’associazione internazionale appartenente al Global Nature Fund, un network nato per conservare gli ecosistemi delle zone umide più grandi o più significative di tutto il mondo e che al momento conta 52 laghi di ogni latitudine.

La Conferenza mondiale si svilupperà intorno al tema “Paesaggi culturali – Collegamento del valore dei paesaggi culturali alla protezione dei laghi”.
Saranno affrontati argomenti di vasta portata, quali sviluppo sostenibile, energie rinnovabili, agricoltura tradizionale e nuove tecnologie, salvaguardia degli ecosistemi lacustri, biodiversità, turismo e attività sportive negli ambienti lacustri.

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