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Tre le regioni interessate, con in prima linea i sindaci di Terni, Ancona e Civitavecchia, per un progetto di valenza nazionale

Domani ad Ancona la cosiddetta “Ferrovia dei due mari” fa un ulteriore passo avanti e lascia intravedere la possibilità che dopo due secoli i mari Adriatico e Tirreno, coi porti della città marchigiana e quello di Civitavecchia, siano collegati per un flusso di merci che attraverserà l’Umbria da est ad ovest, ponendo le premesse per un ulteriore sviluppo dell’industria.
Non per niente il maggiore interessato è Terni, per il cui sindaco l’interconnessione del polo industriale umbro con i sistemi portuali di Ancona e Civitavecchia “costituisce un impegno di portata strategica”.
Secondo Paolo Raffaelli, “dopo le riunioni preliminari che abbiamo avuto a Civitavecchia come Comune di Terni, ora passiamo finalmente alla fase dell’impegno diretto di tutte e tre le municipalità e di tutte e tre le regioni interessate ad un progetto che è di valenza nazionale”.

In vista del vertice nazionale di lunedì prossimo nella sede del Comune di Ancona, c’è la piena consapevolezza, delle tre municipalità interessate e delle tre Giunte regionali dell’Umbria, del Lazio e delle Marche, che la trasversale dei due porti è un passo fondamentale del nuovo sviluppo nazionale non solo in termini di adeguata presenza ferroviaria ma anche per quanto riguarda le interconnessioni stradali, la logistica e la intermodalità.
Il progetto di cui si discute e di cui alcuni tratti sono già in una fase avanzata di studio, è quello di tenere insieme, oltre al raddoppio della Orte-Falconara già programmato, la realizzazione di un solido collegamento ferroviario tra Terni e Civitavecchia attraverso la Orte-Capranica e la gronda a nord di Roma, il potenziamento della E45 in connessione con il necessario completamento della superstrada Rieti-Terni-Civitavecchia e la realizzazione dei collegamenti tra Foligno, Perugia ed Ancona.

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