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Di fronte al traccheggiamento del Ministero dell'Agricoltura, la catena commerciale ha deciso di imporre ai suoi fornitori di non usare i fitofarmaci già sospesi in Francia e Germania

La Coop sta negli ultimi tempi accentuando la sua azione a tutela della sua base associativa di consumatori.
Ma l’azione non si limita agli aspetti economici e si estende alla difesa dell’ambiente di vita complessivo, svolgendo un’azione di “supplenza” nei confronti dei ritardi delle iniziative governative.
Sulla scia delle decisioni governative in Francia e Germania e di fronte ai tentennamenti del Ministro Zaia, infatti, la Coop, forte dei vincoli che con l’organizzazione hanno molti fornitori di prodotti agricoli ha deciso di imporre ad essi la sospensione sui prodotti ad essa destinati dell’utilizzo dei fitofarmaci dannosi per le api.
Coinvolti in totale oltre 75.000 ettari di territorio nazionale.

Da più parti istituzioni e mondo civile chiedono la sospensione immediata dell’uso dei fitofarmaci “neonicotinodi” utilizzati come concianti dei semi di mais, pratica che è stata correlata alla morie delle api.
“Pertanto in attesa di valutazioni definitive da parte delle autorità deputate alla valutazione del rischio, come Coop, applicando con coerenza il principio di precauzione – dice l’azienda in una nota – abbiamo richiesto ai fornitori di prodotti a marchio Coop, di sospendere l’utilizzo di tali sostanze. Questo divieto entra a far parte del disciplinare di produzione dei prodotti a marchio Coop che regolamenta il corretto utilizzo dei fitofarmaci garantendo minori impatti in campo e residui inferiori del 70% rispetto ai limiti consentiti dalla legge”.

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