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Un'interrogazione del consigliere Caprini segnala la mancanza di illuminazione nei pressi dello stadio, ma anche la situazione di Via delle Piagge meriterebbe un qualche intervento

Con una interrogazione al sindaco di Todi, il consigliere di Rinfondazione comunista Andrea Caprini ha posto all’attenzione dell’Amministrazione comunale tuderte il fatto che in prossimità del tratto di strada che costeggia la pista di atletica e giunge allo stadio comunale in località Ponte Naia di Todi si rileva la totale assenza di pubblica illuminazione.
Per tale motivo i residenti nelle abitazioni limitrofe lamenterebbero uno stato di forte insicurezza per episodi di microcriminalità favoriti dall’oscurità ed avrebbero presentato una petizione al competente assessore.
In particolare la totale assenza di illuminazione renderebbe difficoltoso anche il raggiungimento dei cassonetti per lo smaltimento dei rifiuti domestici, senza considerare che muoversi al buio di notte induce preoccupazione per l’eventuale presenza di malintenzionati nascosti nel buio.
Secondo il consigliere, nella zona sono già presenti dei lampioni che potrebbero essere messi in funzione senza costi esosi per l’Amministrazione comunale.

Ma “se a Pontenaia piove, in Via delle Piagge, grandina”. Questa strada dritta e scoscesa rischia di diventare da un momento all’altro un vero e moderno “lapidario” a ricordo perenne di qualche vittima della velocità.
Dopo la rimozione di quelli che erano solo simulacri di “bande di rallentamento”, ma che almeno avevano un qualche effetto psicologico e deterrente, sembra proprio che a nessuno interessi più nulla che la strada venga percorsa a velocità superiori al consentito, quasi sempre; a velocità quasi doppie del limite dei cinquanta chilometri, spesso e, talvolta, quasi sempre da qualche sconsiderato motociclista a velocità, superiori ai cento chilometri.
Come se ciò non bastasse è il traffico in salita che, paradossalmente, crea altre fondate preoccupazioni per gli abitanti che costeggiano la strada.
Non sopportando di dover inserire marce basse, chi viene da Pontenaia usa prendere una bella rincorsa nel tratto di strada, dopo il bivio, pianeggiante e poi si lancia su per la salita. Ma la strada è stretta, ad ogni incrocio con altri mezzi o solo per spirito di esibizione, auto e moto  la percorrono sul ciglio dove si affacciano le abitazioni.

La strada
, da quando negli anni ’70, fu realizzata ed era trafficata pochissimo, non ha subito mai alcun adeguamento anche se spesso, oltre che da coloro che abitano sulla direttrice Pontenaia – Vasciano ed oltre, è utilizzata da coloro che vanno agli impianti sportivi e perfino dagli abitanti del quartiere Europa che se ne avvalgono per saltare le file a Cappuccini e Porta Romana.
Nonostante che vi sia la possibilità di realizzarle, non c’è alcuna piazzola di sosta per coloro che dovessero forzatamente fermarsi, per un incidente ovvero, se troppo lenti (la percorrono anche gli “apetti”) per far spazio, senza bruciare la invisibile riga di mezzeria, a chi deve salire a più di 5 chilometri l’ora.
La segnaletica orizzontale è scomparsa, la strada è così pericolosa che probabilmene neppure i vigili urbani se la sentono di fermare i “campioni” del volante che scendono o salgono e non fanno in tempo neppure a rilevare le targhe. Se anche volessero fermare qualcuno, non esistendo piazzole o slarghi, costringerebbero gli altri a fermarsi od a commettere infrazione bruciando la mezzeria.
Eppure la soluzione per la situazione più pericolosa per gli abitanti potrebbe essere agevole e poco costosa: basta una sola cunetta di rallentamento, come quelle che stanno a Ponte San Giovanni di Perugia e quindi regolari, al termine del tratto in pianura. Basterebbe a costringere auto e moto a ridurre la velocità prima di affrontare la salita e poi la pendenza farebbe il resto.
Soluzione semplice di poco impegno ma, evidentemente, per qualcuno anche questo è troppo.

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