Tratta e traffico di esseri umani, crisi delle famiglie e disagio dei minori, morti sul lavoro, violenza di genere, sfruttamento dei lavoratori: sono le principali tematiche che saranno discusse nell’ambito di “Socialmente ‘08” il “contenitore” di approfondimento e riflessione sulle questioni sociali che ritorna in Umbria dal 29 settembre al 4 ottobre.
L’iniziativa, intitolata quest’anno “Violenze al quotidiano”, è organizzata dall’assessorato alle politiche sociali e abitative della Regione Umbria, gli otto Comuni dell’Alto Tevere Umbro, i Comuni di Marsciano, Perugia e Terni, con il patrocinio della Provincia di Perugia e la collaborazione di cooperative e associazioni.
“Socialmente ‘08” è un appuntamento inserito nel Circuito Civitas la rete che organizza eventi e attività che coinvolgono realtà territoriali in tutta Italia.
Per fronteggiare il fenomeno dello sfruttamento degli esseri umani, in particolare dei minori presente anche nel territorio umbro, la Giunta regionale ha messo a punto un progetto da realizzare attraverso i Comuni, dal titolo “NonSiTratta” e che prevede azioni a favore di minori accompagnati e non accompagnati vittime di reati di sfruttamento e delle madri in difficoltà con a carico bambini.
Costo complessivo del progetto è di 58 mila euro di cui 33 mila di finanziamento nazionale, 25 mila di co-finanziamento ripartito tra la Regione Umbria, che ha proposto il programma di lavoro, e i Comuni di Terni e Perugia.
“Il fenomeno dello sfruttamento dei minori – ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara – è significativo anche nella nostra regione dove questi bambini arrivano con il sogno di una vita migliore per poi finire, nella maggior parte dei casi, in circuiti devianti o si riducono a chiedere l’elemosina in giro per le città.
“Mai Più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze” è l’altra iniziativa attivata per contrastare il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali, fisici e psicologici sulle donne.
Il progetto che conta 36 partner, è tra i primi in Italia a sperimentare un nuovo modello di intervento per fronteggiare situazioni drammatiche che colpiscono le donne non solo fuori, ma anche e soprattutto tra le mura domestiche.
“Ancora oggi – ha precisato l’assessore Stufara – nella nostra regione la percezione del fenomeno oscilla tra la poca consapevolezza e le comprensibile paure suscitate dai delitti di Perugia e Marsciano che, comunque, impongono alle istituzioni, ma anche ai singoli, alle associazioni e al privato sociale, di agire per costruire un modello di intervento partecipato che possa incidere sui rapporti di genere”.
Una ragione in più per parlare e analizzare il fenomeno durante il convegno “Violenza di genere: uscirne si può” che si terrà sabato 4 ottobre a Marsciano. A proposito delle morti sui luoghi di lavoro l’assessore ha ricordato che la Regione ha istituito un fondo di solidarietà per le famiglie.
- Redazione
- 28 Settembre 2008
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