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Un albanese clandestino, nonostante un precedente decreto di espulsione, viveva a Todi: oggi sarà processato

Solita caccia agli spacciatori a Perugia e dintorni. Soliti arresti, questa volta tre, ma il problema droga non si risolve, con i tossicodipendenti che, oggettivamente, sono dei favoreggiatori del richiamo in zona di una serie di loschi personaggi, che fanno soldi sulla pelle di alcuni sventurati e che quei soldi re-impiegano per allargare il loro mercato.
Due tunisini sono stati arrestati a Perugia dagli agenti della volante, nella zona delle piscine universitarie, alla Pallotta, dopo che avevano tentato di gettare via in un uliveto lì vicino, 8 involucri con dieci grammi complessivi di eroina.
E’ stato invece trovato con tre grammi di cocaina in tasca uno slavo di 24 anni, nella zona di Lacugnano, dove da qualche tempo era stato notato un andirivieni sospetto di autovetture.

Anche altre parti dell’Umbria attirano strani personaggi. Il comando della compagnia carabinieri di Todi ha predisposto, perciò, un controllo del territorio con lo specifico obiettivo di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.
La rete stesa ha consentito ai militari delle stazione di Massa Martana di fermare 7 cittadini stranieri (5 di origine albanese e 2 di origine romeni), a Villa San Faustino.
Tra di loro un cittadino di origine albanese domiciliato a Todi, nonostante fosse già stato rimpatriato nel proprio paese d’origine a seguito di specifico decreto di espulsione.

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