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Il disegno di legge è passato in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato con 16 voti della maggioranza, 9 contrari dell’opposizione e 1 astenuto (Verdi e Civici), il ddl della Giunta relativo alle “Norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali”. La nuova legge accorpa e riordina la vigente normativa.
Nel corso della discussione sono stati approvati tre emendamenti proposti dall’assessore all’ambiente Bottini, due tesi a qualificare ulteriormente il rilascio delle concessioni nel caso di più soggetti concorrenti, legandolo alla validità del progetto economico e alla sua sostenibilità, l’altro riguardante il patrimonio termale.
Sono stati invece respinti i dodici emendamenti proposti dall’opposizione che miravano a semplificare e qualificare le modalità di gestione delle concessioni per le imprese, razionalizzando tempi e costi, a rendere più efficace la norma finanziaria e a sviluppare ulteriormente il termalismo.
Respinti anche tre dei cinque emendamenti (due sono stati ritirati) proposti dal consigliere dei Verdi, Dottorini che nella votazione finale si è astenuto. Quelli respinti prevedevano norme più restrittive per il rilascio di nuovi permessi di ricerca e la valutazione di impatto ambientale per i progetti di prelievo e captazione.

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