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Secondo il rapporto dei Carabinieri, allertati dalle proteste degli utenti, la notte scorsa i sanitari di turno avevano staccato i telefoni e se la dormivano, la direzione della Usl si scusa

“Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”. Il proverbio potrebbe ben attanagliarsi a quanto è successo al punto di guardia di piazzale Europa del distretto di Perugia della Usl 2 dove sono concentrati tutti i medici che effettuano guardia notturna e nei giorni prefestivi e festivi in sostituzione dei medici e dei pediatri di fiducia.
Il fatto che almeno quattro dei cinque dottori in servizio stessero dormendo di per sé non costituirebbe niente di irregolare
, se non mettere in dubbio i parametri usati per determinare le necessità del servizio: se non c’è niente da fare, non c’è nulla di male a dormire, almeno si è riposati quando si deve intervenire.

Che, invece, nessuno abbia mai risposto alle chiamate telefoniche dei pazienti ed anzi che sia risultato che i due telefoni di servzo fossero stati staccati è molto più grave
, perché allora il lavoro da fare ci sarebbe potuto stare e ci si è messi nelle condizioni di non farlo, cioè non dare un servizio, per cui si è pagati,a persone che ne avrebbero potuto avere estremo bisogno.

Per quest’ultimo motivo quindi i medici sono stati denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio dai carabinieri che la scorsa notte hanno sorpreso quattro di loro a dormire nell’ambulatorio mentre l’altro ha aperto ai militari “assonnato e barcollante”.
 Gli investigatori hanno accertato che le cornette dei due telefoni dei locali erano staccate
.

I militari della compagnia del capoluogo umbro sono intervenuti dopo che molte telefonate giunte al 112 e al 118 avevano segnalato l’impossibilità degli utenti di mettersi in contatto con il centralino della guardia medica.
Una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile è quindi intervenuta presso l’ambulatorio di piazzale Europa per verificare cosa fosse successo. Per alcuni minuti i carabinieri – secondo il loro rapporto- hanno suonato il campanello e bussato alla porta d’ingresso, tentando di contattare il medico ma senza ricevere alcuna risposta. Preoccupati e quasi decisi a fare ingresso con la forza, si sono visti arrivare incontro una persona “assonnata e barcollante” risultata essere la guardia medica.
Appurato che non c’era stato nessun problema e che si trattava di quello che gli investigatori ritengono disservizio, il personale dell’Arma ha compiuto una ispezione più accurata dell’ambulatorio, da cui è scaturita la denuncia.

In seguito a ciò la Direzione dell’Azienda USL 2 si scusa con la cittadinanza per il gravissimo disservizio provocato dal comportamento di alcuni medici del Servizio di guardia medica di Perugia.
L’Azienda Sanitaria, oltre ad adottare i provvedimenti disciplinari del caso, intende costituirsi parte civile nel procedimento penale in corso per interruzione di pubblico servizio, contestualmente provvederà ad inviare una segnalazione alla Corte dei Conti per il danno all’immagine che è stato arrecato al Servizio Sanitario Regionale, all’Azienda stessa, ma anche a tutti i medici di guardia medica che quotidianamente svolgono con responsabilità e competenza il loro lavoro.

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