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Tra nuove strade per risolvere il nodo creato dal "grifo-centrismo" miope e la riurbanizzazione dell'ex policlinico, molti anni di lavoro sono assicurati al settore delle costruzioni

I signori del cemento in Umbria possono tirare un sospiro di sollievo, magari un po’ trattenuto, perché i tempi non saranno velocissimi,
Il consiglio di amministrazione dell’Anas, ha approvato il progetto definitivo della variante al raccordo autostradale Perugia-Bettolle, parte integrante del nodo di Perugia, una delle opere viarie più importanti del piano infrastrutturale della regione Umbria, rientrante nell’itinerario internazionale Orte-Ravenna-Venezia (E45-E55).
Il cosiddetto nodo di Perugia – è detto in una nota dell’Anas – è costituito da un semianello di circa 23 km, che comprende la variante alla E45 e un tratto del raccordo autostradale Perugia-Bettole.
Il progetto approvato dal consiglio di amministrazione riguarda la parte occidentale del semianello, il cui tracciato ha una lunghezza complessiva di circa 15 Km e si estende dallo svincolo di Corciano fino a Madonna del Piano, sulla E45.
Tra le opere principali, sono previste due gallerie naturali, tre gallerie artificiali, il viadotto “Caina”, nove sottovia e due ponti. Il progetto include anche la bretella per il collegamento del Polo unico ospedaliero di Perugia.
Il progetto, proposto dalla Regione Umbria, è inserito fra le previsioni programmatiche di realizzazione delle infrastrutture strategiche, come individuate dalla delibera Cipe n.121/2001, e rientra nell’Intesa generale quadro sottoscritta tra Governo e Regione Umbria, con un importo complessivo pari a circa 948 milioni di euro.
Una volta ottenuto il via libera del Cipe, si avvieranno le procedure di affidamento dell’opera che potrà essere suddivisa in lotti funzionali.

Dovrebbe partire anche l’operazione nuova Monteluce, con la demolizione dell’area ex policlinico perugino e la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

Firmata la convenzione tra il Comune di Perugia e Bnl Fondo Immobiliare, cui è stato conferito l’incarico di riqualificare e ristrutturare l’area. Con l’accordo sottoscritto si autorizza Bnl Fondo Immobiliare a procedere con le opere di urbanizzazione (strade, fognature ed altro) e a demolire gran parte degli edifici esistenti.
Poi si dovrebbe passare alla realizzazione dello studio Bolles-Wilson, risultato vincitore del concorso internazionale di idee per ridisegnare Monteluce, che è stato incaricato da Bnl Fondo Immobiliare di realizzare il piano urbanistico.
In una fase successiva, verranno presentati i singoli progetti, eseguiti da architetti italiani, come sottoscritto in una precedente intesa fra Comune di Perugia, Regione Umbria e Provincia di Perugia.
La cubatura che verrà realizzata sarà pari a quella demolita, ovvero 263.500 metri cubi.
La superficie complessiva degli immobili è di 65.000 metri quadrati, il terreno di 6,5 ettari di cui, come sancito nell’accordo, 6.200 metri quadrati ceduti gratuitamente al Comune e che saranno utilizzati per servizi pubblici.
Dei 65.000 metri quadrati, il 43 per cento è destinato a residenze per l’insediamento di circa 775 abitanti. Il 25 per cento della residenza, inoltre, sarà assegnato a edilizia convenzionata. Il 5 per cento della superficie è destinata a uffici, il 10 per cento ad attività commerciali e pubblici esercizi, la restante parte a albergo, clinica privata, un asilo nido, la chiesa (già esistente), la parrocchia (già esistente) residenza per studenti, un centro congressi, un presidio sanitario.
Previsti parcheggi per 10.500 metri quadrati, di cui 9.750 interrati per una migliore vivibilità e fruibilità del quartiere. I parcheggi saranno di uso pubblico, nonostante la proprietà sia condominiale. Il verde pubblico è 10.000 metri quadrati circa, come pure le piazze pubbliche pedonali.

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