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30 aprile 2009
L’assessore Bergamini: "sul gusto e non gusto non si discute"

In risposta ad una lettera inviata alla Redazione TAMTAM Online dalla signora Loiacono riporto questo segue:
La nostra splendida sala dell’Arengo posta nei Palazzi Comunali è usata attualmente prevalentemente per eventi espositivi e l’attuale Amministrazione ha ritenuto necessario dotarla di una struttura di sostegno adatta allo scopo in quanto la Sala ne era priva. Ne ho personalmente scelta una: mobile, estremamente flessibile, che possa essere montata ed adattata in tanti modi diversi, anche nel colore,  secondo schemi di montaggio da scegliere di volta in volta in base alle esigenze. La funzione di questa struttura deve essere quella di valorizzare gli oggetti in esposizione in quanto la stessa viene montata solo in occasione di manifestazioni espositive e non è un elemento permanente di arredo di una Sala molto più bella sgombra da qualsivoglia impedimento.  E’ necessario  allora solo un po’’di pazienza quando la struttura deve permanere montata per alcuni giorni tra due manifestazioni molto ravvicinate in calendario, perché la sua permanenza è volta a consentire una economia di pubblico denaro per un inutile smontaggio e rimontaggio della struttura stessa (nel periodo di gennaio e febbraio, infatti, fu smontata).
Alla signora Loiacono, che dimostra di non gradirla, desidero far presente che questa struttura, dal momento del suo acquisto (luglio 2008), ha reso possibile l’allestimento e la realizzazione di n. 6 mostre: “Gocce di Rugiada” (19 luglio-10 agosto 2008), “L’urna tudertina del Maestro di Enomao” (30 agosto -5 ottobre 2008), Il giocattolo nella tradizione natalizia tra XIX e XX secolo” (6 dicembre 2008-6 gennaio 2009), “L’acqua del Convento” (4-14 marzo 2009), “Fasti Decemvirorum. Le decorazioni dei “Memoriali dei Priori” del Comune di Todi (1567-1724)” (21 marzo- 7 aprile 2009), “Il Grand Tour” (Mostra pittorica nella bell’Italia dell’800) nell’ambito della Rassegna Antiquaria d’Italia (10-19 aprile 2009).
Queste manifestazioni hanno registrato complessivamente oltre 25.000 visitatori e tutti, tuderti e non, stranieri (europei, americani, africani ed anche australiani) che le hanno visitate, non hanno riportato, nell’’apposito registro delle presenze approntato in quelle occasioni, alcuna annotazione negativa sulla struttura in questione, a fronte invece di unanimi rilievi di consenso e di elogio per la manifestazione e l’allestimento realizzato. Tale consenso è stato confermato anche da tutti gli espositori che l’hanno ampiamente utilizzata e ne hanno apprezzato il gusto e la praticità..
Che dire quindi? Certo sul gusto o nel non gusto personale non si può discutere.
Margherita Bergamini –- Assessore alla Cultura

28 aprile 2009
Il "totem" della sala delle Pietre

Tuderte per scelta e non per nascita, sono sempre molto attenta affinché strane tendenze architettoniche o una scellerata voglia di stupire e di lasciare un segno nella storia possano alterare la bellezza e o la funzionalità di questa splendida città.
Abbiamo dovuto accettare la colata di cemento autorizzata dal nuovo piano regolatore (e i cui effetti non tarderanno a mostrarsi), l’orrore del vetrocemento opposto alle splendide mura, cos’altro non ci verrà risparmiato? Purtroppo la risposta è già pronta.
Invito tutti a visitare quella che era la Sala delle Pietre (cambiamole nome, le pietre sono state trasferite), offesa da un‘orrenda struttura “mobile”, intoccabile, che ne offende la vista. Credo nella buona fede della Soprintendenza, ma questa volta l’abbaglio è stato grosso. Le strutture mobili dovrebbero essere utilizzate e poi smontate permettendo così a tutti di ammirare nuovamente la splendida Sala, ma si obbietta che questa operazione è costosa, e allora? Questo totem dovremo tenercelo o dobbiamo sperare in un cambio di Amministrazione, che, se non altro per ripicca politica, potrebbe riportare allo stato originale la Sala e ricavare un po’ di soldi rivendendo ad un robivecchi quella strana cosa chiamata struttura mobile? E non rispondeteci che potremmo evitare di recarci nella Sala delle Pietre, anzi, invito tutti i tuderti a manifestare il proprio giudizio.
Fara Loiacono

24 aprile 2009
Il settebello era anche un treno

Mi spiace che al Partito Democratico di Todi non piaccia il nome dato all’operazione Settebello, nome che volutamente serve a sdrammatizzare una problematica che però è  seria e sentita dai cittadini. Intanto ci tengo a sottolineare che questo tipo di organizzazione teso alla riduzione dei colombi è frutto di un lavoro molto articolato dovuto a studi approfonditi svolti dal Professor Paolo Albonetti, Zoologo  dell’Università di Genova, il quale ha fatto, seguendo rigidamente la normativa vigente una stima della polpolazione dei piccioni (columba livia) nonchè un approfondito studio sulle metodologie di gestione di tale popolazione e quindi ha elaborato dei criteri  di contenimento adeguati alla realtà della città di Todi. Lo sviluppo del procedimento e tutte le varie fasi sono state eseguite dalla società Freedom, specializzata in questa tipologia di interventi, certificata e di comprovata esperienza ed efficacia in moltissime altre città italiane. L’Ufficio Tecnico del Comune ha sempre seguito e coordinato brillantemente tutte le fasi, dallo studio preliminare, il censimento dei piccioni, le catture di alcuni esemplari esaminati dall’Istituto Zooprofilattico di Perugia, fino alla somministrazione del mangime anticoncezionale Ovistop, distribuito grazie alla collaborazione della Gesenu. Tutto questo lavoro rappresenta un assoluta novità a Todi, non è mai stato fatto nulla del genere in precedenza ed è un lavoro approvato anche dalla Lega antivivisezione e da altre associazioni ambientaliste e animaliste. La somministrazione del mangime, oltre la funzione propria che è quella anticoncezionale rende i piccioni molto più sani e robusti, rendendo quindi molto più sicura la convivenza con gli abitanti del centro storico. Detto questo,  tengo a sottolineare come l’Amministrazione Comunale abbia affrontato il problema con serietà e preparazione, predisponendo fondi adeguati e continuerà in questa azione determinata a limitare in modo consistente il problema. Il nome dell’operazione è dovuto infatti alla velocità dell’azione amministrativa della Giunta, in riferimento al famoso treno Settebello* appunto, e mai ci sarebbe venuto in mente di pensare ai profilattici.
Ugo Todini Assessore alle Frazioni

(*n.d.r.- Gli ETR 300, meglio noti come Settebello, vennero mantenuti in servizio fino al 1992 e poi accantonati: due di essi furono smantellati nel 1992 e nel 1998. Un solo Settebello è stato restaurato, il 302, ma il rinnovo degli arredi in vista dell’uso come treno charter ne ha compromesso la fedeltà storica e ha di fatto snaturato lo stile peculiare del treno, ora accantonato ad Ancona.)


24 aprile 2009
A proposito dei socialisti che starebbero bene nel centrodestra…

Al lungo e delirante comunicato stampa degli “Amici della Fondazione Craxi di Todi”, al loro livore contro il PD  rispondiamo con quanto recentemente affermato da Cristiano Costantini, consigliere comunale del PDL di Marsciano: “Auguriamo a ………………… e al suo amico dalle incerte collocazioni politiche, Floriano Pizzichini, tanta fortuna e ci fermiamo qui. Il nome di Floriano Pizzichini  (Todi e tutta la cittadinanza lo conosce sin troppo bene) ci lascia perplessi e sarà sicuramente motivo di aspre critiche. Mi dimetto dalla carica di Coordinatore Regionale della Fondazione Craxi, ma cari amici non pensiate che la questione finisce qui, anche perchè, per chi è un acuto osservatore della politica regionale di fatti e circostanze ne abbiamo da raccontare; a cominciare dai motivi del passaggio di Pizzichini dal PSI a Forza Italia all’indomani della vittoria del centro-destra a Todi”. Siamo curiosi di conoscere questi motivi, anche se li immaginiamo!
Anche nel centro-destra e nella Fondazione Craxi Pizzichini gode di nessuna fiducia e viene considerato solo un opportunista.
E poi, a proposito di quanto gli ex-socialisti stiano tanto bene nel centro-destra, vogliamo solo ricordare che in Umbria non sono stati presi in considerazione per nessuna candidatura di primo piano, a tal punto che uno storico socialista, capogruppo di Forza Italia in consiglio Provinciale a Perugia, Ivo Fagiolari, se ne è andato sbattendo la porta, dichiarando che nel PDL non c’è moralità e candidandosi alla Presidenza della Provincia con LA DESTRA di Storace e Buontempo.
Sulla vicenda di Massa Martana non intendiamo intrometterci e vogliamo continuare a sperare in una ricomposizione del centro-sinistra.
Sulla vicenda tuderte riferita al 2007 è ben strano chiamare in causa il PD, che all’epoca non era ancora nato (le elezioni infatti si sono tenute a maggio ed il PD è nato ad ottobre), ma soprattutto è stucchevole dover prendere lezioni da Pizzichini che, all’epoca segretario dello SDI tuderte, fu la causa dell’implosione in tanti tronconi dello SDI stesso. Il Pd tuderte non risponderà più comunque a simili personaggi ancora in cerca di autore-
Partito Democratico Todi

24 aprile 2009
Pd: "dal centrodestra di Todi solo speculazioni e strumentalizzazioni"

Dopo 7 giorni dal Consiglio Comunale e 10 dalla seduta della commissione consiliare i gruppi consiliari del PDL  e della Fiamma si sono improvvisamente svegliati e hanno trovato il tempo di speculare su un fatto riguardante una  pratica edilizia. Tanto rumore per nulla verrebbe da dire!
I consiglieri del Pd sia in commissione che in consiglio comunale non hanno pronunciato alcun no su nessuna pratica edilizia, ma pacatamente ed educatamente hanno chiesto un chiarimento tecnico che poteva essere fornito in sede di commissione se l’assessore comunale  competente invitato fosse stato presente oppure in consiglio comunale se sempre l’Assessore competente avesse approfondito la questione nei due giorni che hanno preceduto la seduta  del consiglio.
Siamo rimasti invece sorpresi dal fatto che l’Assessore all’urbanistica, senza che nessuno l’avesse richiesto, abbia subito proposto in consiglio il rinvio della pratica, rinvio poi votato all’unanimità.
Questa è la storia e per questo ci resta difficile comprendere lo sproloquio dei suddetti gruppi consiliari che, tra l’altro, ci attribuiscono posizioni che non abbiamo mai espresso.
Per la cronaca abbiamo sempre votato a favore delle pratiche urbanistiche senza guardare a chi fossero intestate, a differenza degli esponenti del centro-destra che nella passata amministrazione o erano assenti o addirittura promuovevano interpellanze contro gli interessi dei cittadini.
In conclusione nel ribadire la nostra indignazione per queste continue strumentalizzazioni e falsificazioni delle posizioni dei consiglieri dell’opposizione ci domandiamo: ma che dovremmo fare per non disturbare i signori del centro destra se non possiamo nemmeno chiedere nelle sedi istituzionali competenti i chiarimenti che ci sembrano necessari? Una cosa è certa: non sceglieremo il silenzio.
E tanto che ci siamo cogliamo l’occasione anche per un consiglio al consigliere Ranchicchio: non strumentalizzi  politicamente  le scelte di Aria di collocare a Todi il suo centro direzionale, se ha a cuore il bene della città e la buona riuscita del procedimento. Il Dr. Gilo lo ha detto, tra l’altro, in modo molto chiaro in consiglio Comunale: ha scelto Todi (che esiste da qualche millennio prima dell’era Ruggiano) e non il colore di questa o quella amministrazione. E l’ha scelta da molto tempo prima che cambiasse il Sindaco di Todi. E poi sulla storia della città degli ultimi 15 anni, basta con le sciocchezze: Todi è cresciuta in tutti i settori, compreso quello produttivo  ed oggi amministrate solo e male ciò che vi è stato lasciato in eredità. Di nuovo non s’è visto nulla. 
Gruppo Consiliare Partito Democratico Todi


23 aprile 2009
Gli "Amici di Craxi" sul caso Socialisti-Pd a Massa Martana

Non siamo meravigliati nell’osservare le guerra  fratricida interna al centro-sinistra di Massa Martana. Purtroppo quello cui si assiste è un film già visto a Todi in occasione delle ultime amministrative locali. Come accaduto nel  tuderte,  ancora una volta,  i socialisti sono umiliati dai loro “alleati ex – comunisti  del Partito Democratico”, indisponibili a cedere di un millimetro di fronte ad ogni legittima e naturale aspirazione dei socialisti.
Nulla di nuovo, quindi, a Massa Martana, così come in ogni comune in cui gli ex –comunisti del PD, in un progetto di egemonia del centro-sinistra, mortificano via via le aspirazioni di chi per anni  ha sostenuto amministrazioni guidate da esponenti dell’ ex PCI-PDS-DS . Quella che i socialisti subiscono a Massa Martana è un umiliazione e una mortificazione immeritata, a fronte della serietà e correttezza  che da sempre ha  contraddistinto la classe dirigente del PSI di Massa Martana.
Il veleno che i dirigenti del PD, in questo caso di Massa Martana, sputano sui socialisti, con riferimento alla vicenda del voto incrociato nelle elezioni di Todi, la dice lunga sulla considerazione che questi hanno dell’elettorato socialista, della sua autonomia intellettuale e del suo spirito critico. Si continua ad addebitare colpe ai socialisti senza scendere nell’analisi degli errori commessi dal PD e senza riconoscere il merito, grande,  di chi, a Todi,  ha saputo vincere interpretando il sentimento e le attese dei cittadini.
La spaccatura fra il Pd e i socialisti di Massa Martana non è tra l’altro una semplice divisione locale del centro-sinistra, ma una frattura politica ben più profonda, perché sancita dalla candidatura del Segretario Regionale Bruscolotti, massima rappresentanza umbra del Pd, contro quella di Luciano Antoniucci, esponente regionale storico dello Sdi.
La litania sul Presidente Pizzichini, infine, quando arriva da Massa Martana, risulta ancora più stucchevole perché intrisa di rancori che superano l’analisi  politica e sfociano nelle delusioni delle  “compagne tuderti” dei giovani dirigenti del Pd massetano.
Il congresso del Popolo della Libertà, il pubblico riconoscimento del Presidente Berlusconi a Bettino Craxi quale grande leader politico  e alla figlia Stefania per il suo operato, la presenza nell’attuale Governo di quattro Ministri e di una folta schiera di parlamentari  di estrazione socialista, sono l’immagine più chiara di dove sia oggi la maggioranza degli eredi del Partito Socialista Italiano.
Chi è stato ed è socialista, si accorge ora più che mai, di come sia impossibile mantenere alleanze con chi sistematicamente offende il ruolo e la storia dei riformisti italiani, preferendogli l’alleanza con Di Pietro,  preferendo la sconfitta alla cessione di spazi e rappresentanze, e umiliando la funzione politica, sociale e civile che i socialisti hanno svolto e continuano a svolgere nel nostro Paese.
Associazione Amici della FONDAZIONE CRAXI di Todi


23 aprile 2009
L’Amministrazione Ruggiano e la cosiddetta "operazione settebello"

Che vergogna abbiamo provato nel leggere il comunicato stampa emesso dall’Amministrazione comunale per rendere noto ai cittadini che ha preso avvio la campagna di somministrazione di mangime anticoncezionale ai piccioni.
Una campagna già fatta altre volte in passato, alla quale questa volta l’Amministrazione Ruggiano ha voluto dare il nome di “Operazione Settebello”, con chiaro riferimento ad una nota marca di anticoncezionali.
Ancora una volta dobbiamo constatare che gli amministratori di centrodestra a Todi non distinguono una battuta da bar da un comunicato a firma dell’Amministrazione comunale.
È una goliardia assolutamente fuori luogo, esibita come si stesse tra compagni di gioco, tra commilitoni, allo stadio.
Di fronte a tanta trivialità, portata su tutti i giornali, rendendo ridicola l’intera città all’opinione pubblica, siamo senza parole!
Partito Democratico Todi

23 aprile 2009
I Socialisti di Massa Martana rispondono per le rime al Pd e alla Bruscolotti

In merito agli articoli apparsi su il Tam Tam  i Socialisti di Massa Martana si premurano di far conoscere la verità vera sulle motivazioni che li hanno indotti a candidare a sindaco l’assessore Luciano Antoniucci.
Da mesi  il segretario regionale del PD Maria Pia Bruscolotti ha ingessato, con il suo indugiare e temporeggiare, tutta la coalizione massetana di centro sinistra, provocando fibrillazioni all’interno del suo partito, che sono sfociate in una profonda e insanabile frattura  al suo interno, con conseguente e dichiarato appoggio di numerosi consiglieri comunali delle due componenti del PD, alla lista  Antoniucci.
Circa il fatto della correttezza, del protagonismo, del personalismo o di fantomatici tradimenti, non accettano lezioni da nessuno e tanto meno dal Segretario Regionale del PD Maria Pia Bruscolotti che, anziché preoccuparsi di tenere unito il proprio partito e la coalizione in vista delle imminenti elezioni, ha prima pensato, come sempre, di sistemare se stessa e quando la mossa evidentemente non gli è riuscita, ha ripiegato su Massa Martana, a differenza dei Socialisti che da 15 anni sono stati sempre coerenti e leali nelle coalizioni di centro sinistra di cui hanno fatto parte.
Per quanto riguarda il presunto amoreggiamento a destra del Partito Socialista, ricordano al PD che la destra massetana, ad onor del vero, è stata già molto congeniale all’attuale Segretario Regionale del PD Maria Pia Bruscolotti, tant’è che  in una precedente legislatura l’ha vista militare attivamente come assessore nella giunta del Sindaco Guido Rossi, per poi disinvoltamente tradire e passare sul fronte opposto. E chi ha tradito una volta potrebbe essere tentato, altrettanto ancor disinvoltamente, di riprovarci.
Mera questione di personali convenienze degli arrivisti ad ogni costo !  Questa è la sola verità su cui dovreste riflettere, cari amici del PD!
I socialisti non scivolano; i socialisti di Massa Martana proporranno una lista moderata di centro sinistra, che già contando al suo interno  6/11 dei consiglieri dell’attuale amministrazione, perseguono una linea di continuità della stessa , in un rinnovamento di programmi e di uomini al servizio della comunità massetana. Altro che scivolamento a destra!
Piuttosto pensi invece il PD a non scivolare, come verosimilmente farà, su posizioni di estrema sinistra, se è vero che a Massa Martana dovrà correre a fianco dello zoccolo duro di Rifondazione Comunista di Ferrero e dei Comunisti Italiani di Diliberto!
E diciamo al Segretario Regionale del PD Maria Pia Bruscolotti, che avrebbe anche l’ardire e la presunzione di essere scesa in campo per  voler  riportare “ pace e serenità “ a Massa, che, della sua strumentale concezione  di pace e serenità, siamo sicuri che nessun massetano,  senta il benché minimo bisogno, perché per nostra fortuna e non per suo merito, di pace e serenità e non di meno di tranquillità, quelle vere, ne disponiamo abbondantemente.  A meno che non si riferisse al suo partito che a Massa Martana è praticamente imploso.
E vorremmo, per esempio, chiedere a Maria Pia Bruscolotti che  tanto sostiene di avere a cuore gli interessi della propria comunità: dove era quella sera di qualche settimana fà  che in Consiglio Comunale  si doveva decidere per Massa Martana un investimento di 70 milioni di euro e 300 nuovi posti di lavoro , e che, grazie alla sua irresponsabile assenza  ha lasciato la sua (si fa per dire) maggioranza di Centro Sinistra alla mercè dell’opposizione di Centro Destra e senza il cui responsabile assenso il provvedimento sarebbe decaduto? Dov’era quella sera il Segretario Regionale del PD? A meditare forse in un eremo sperduto sulla " pace e la serenità " da riportare a Massa Martana?
Comunque su tutta la vicenda il Partito Socialista di Massa Martana ribadisce che i calunniosi epiteti rivolti alla persona del candidato Antoniucci  e al partito che validamente rappresenta,  sono solo il frutto e la conseguenza della disperazione conseguente  allo sfascio interno al PD di Massa Martana , di cui riteniamo il Segretario Regionale del PD il massimo e primo responsabile, sfascio che lo stà sconquassando da cima a fondo e, come sua consolidata abitudine, scarica sulle altre forze politiche le sue lacerazioni  e che lo stesso Antoniucci non solo è socialista da sempre, ma sempre lo resterà, come parte fondante ed integrante della sinistra massetana e umbra.
Tiene infine a precisare il Partito Socialista di Massa Martana, che da oggi non risponderà più alle ipocrisie del PD di Massa Martana ma ,attraverso il candidato Antoniucci, intorno al quale fa quadrato, si concentrerà sui programmi elettorali che avranno come obiettivo lo sviluppo socio economico  della comunità massetana, a favore della quale continuerà a profondere il massimo impegno.
Grazie ai compagni Socialisti di Todi e a quanti ci hanno dato e continueranno a darci  il loro incondizionato appoggio in questa battaglia.
Partito Socialista di Massa Martana

23 aprile 2009
Ex clinica Bocchini: dalla sinistra inaugurazione elettorale

Arrivano le elezioni e, puntuale come le rondini a primavera, la sinistra getta fumo negli occhi dei marscianesi. Un rito che oramai conosciamo bene ma che con la cerimonia della posa della prima pietra della residenza protetta ha raggiunto dei vertici mai toccati in precedenza.
Che le strade di Marsciano vengano messe a posto solamente sotto campagna elettorale è una certezza per i cittadini, che in questo periodo ci sia un fiorire di inaugurazioni e promesse elettorali è tristemente noto a tutti. Ma che addirittura si arrivasse ad inaugurare l’ex clinica Bocchini senza sapere nulla del suo futuro, della sua sostenibilità, dei suoi bilanci, di un eventuale piano economico e finanziario è sinceramente eccessivo. Forse troppo anche per il blocco di potere che opprime Marsciano da sessant’anni. Il segno, probabilmente, che non si sentono più così sicuri come una volta del loro feudo. E quindi sono anche pronti a salti nel buio.
Ma andiamo per ordine. La via crucis che caratterizza questo progetto è molto lunga. Proviamo a riepilogare: circa 5 anni fa il Comune acquistò l’ex clinica Bocchini spendendo per un vero e proprio rudere oltre 800.000 euro. Un prezzo che, come abbiamo più volte denunciato, da sempre consideriamo esorbitante. Dopo innumerevoli varianti al PRG il Comune presentò ai cittadini un progetto con una enorme cubatura per realizzare anche alloggi di edilizia popolare, che però andavano a sostituire tutto il verde presente nell’area.
Una sollevazione popolare, con tanto di comitato e raccolta firme, obbligò il Comune a fare marcia indietro e a ripensare il progetto salvando parte del verde e spostando in altro luogo gli alloggi di edilizia popolare.
Si  costituì una Fondazione di cui ne fanno parte oltre al Sindaco, aziende del territorio, con lo scopo di raccogliere lasciti e donazioni, compresi i contributi volontari dei cittadini attraverso il 5 x mille della dichiarazione dei redditi. Dopo tanti anni, e molte richieste da parte nostra, né il Consiglio Comunale, e tanto meno la cittadinanza, sono riusciti a vedere uno straccio di bilancio o di piano finanziario.
Ed oggi, ad un mese dalle elezioni comunali, la sinistra inaugura i lavori senza rispondere ad alcune semplici, elementari e logiche domande, da noi poste ufficialmente in più occasioni: quanto costa la realizzazione dell’opera e dove si prendono i soldi? Esiste cioè un piano finanziario? Quanti soldi sono stati raccolti dalla Fondazione? C’è una qualche forma di accordo con la Regione per garantire una retta sociale almeno per una parte dei posti? Esiste almeno una vaga idea di un piano economico/finanziario per la gestione della struttura?
La costante mancanza di risposte ufficiali a queste domande, che sono quelle dei cittadini che destinano alla Fondazione il 5 x mille e delle aziende che con entusiasmo aderiscono a questo progetto, rendono bene l’idea della superficialità e dell’opportunismo dei nostri attuali amministratori.
Ma d’altronde siamo in campagna elettorale. E la vittoria non è più scontata come in passato. Quindi la sinistra va avanti come al solito, pensando che nessuno gli chiederà conto delle sue azioni. Ma questi sono autogol che si pagano. E forse è giunta l’ora di presentare il conto. Marsciano non merita tutto questo. Marsciano vuole e deve cambiare.
PDL Marsciano

23 aprile 2009
La casta del no colpisce a Roma come a Todi

Negli ultimi tre mesi sono stati presentati oltre 20 piani attuativi al Consiglio Comunale da parte degli Uffici del settore Urbanistica. Ciò significa che nella pratica sono stati sbloccati un numero rilevante di progetti “tenuti al guinzaglio” dalla precedente amministrazione.
Oggi scopriamo che i consiglieri di centro-sinistra manifestano ancora l’irrefrenabile e grottesca voglia di intralciare le attività dei privati cittadini.
Gli anti Mose, gli avversari del ponte sullo stretto di Messina, i contrari della TAV e del piano casa, anche a Todi, stanno dando il meglio di sè nella gara a frenare e ostacolare il processo di trasparenza e modernizzazione messo in campo dall’amministrazione Ruggiano nel settore dell’Urbanistica.
Il caso più eclatante si è consumato nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale dove il consigliere Geom. Contessa Pierluigi, perorando la questione già sollevata dal consigliere  Petrazzoli Rita in Commissione Consiliare, ha di fatto costretto al rinvio un piano attuativo sostenendo la necessità del nulla osta della sovrintendenza.
Alle osservazioni sollevate dai consiglieri del PD ha risposto l’Assessore Moreno Primieri, replicando puntualmente sulla correttezza della procedura  prevista dagli uffici, relativamente all’approvazione del piano attuativo in zona vincolata. Per tale atto, infatti,  è previsto soltanto il parere della Provincia, mentre il nulla osta della sovrintendenza è previsto successivamente al momento della richiesta di permesso di costruire (o DIA).
Questo è ciò che prevede la legge ed anche la logica. Infatti non avrebbe senso richiedere una parere alla sovrintendenza sul Piano e non sull’opera da realizzare.
Con senso di responsabilità, pertanto, a fronte delle osservazioni poste dalla minoranza, il consiglio, unanimemente, ha rinviato la pratica per accertamenti.
La “morbosa  attenzione” dei consiglieri di centro sinistra ha portato, quindi, al risultato a cui erano già abituati. La perdita di ulteriore tempo a danno del cittadino con l’obiettivo  di gettare discredito sull’operato dell’Amministrazione e degli uffici che istruiscono le pratiche.
E’ storia che, quando a luglio 2007 il vice-Sindaco  Primieri si è insediato  all’assessorato Urbanistica, si è trovato di fronte a centinaia di pratiche ferme da anni.  Solo un certosino lavoro di riorganizzazione strutturale ha consentito il rilancio della  macchina delle autorizzazioni con ottimi risultati che sono palesemente sotto gli occhi di tutti. Purtroppo la buona volontà di un Sindaco, di un Assessore e di una maggioranza aiuta, ma, non basta da sola.
Se i consiglieri del centro sinistra, sistematicamente,  vogliono mettere il proprio veto su atti che riguardano i singoli cittadini lo facciano pure, nel rispetto delle leggi e delle prerogative che riguardano le loro funzioni di Opposizione, ma si assumano la responsabilità di piegare legittimi interessi individuali a logiche politiche vecchie e obsolete che hanno il solo fine di rallentare e bloccare lo sviluppo e la crescita della città.
Gruppo Consiliare PDL – Gruppo Consiliare Fiamma Tuderte

21 aprile 2009
Chiamata a raccolta per i cacciatori non-squadracinghialari

Cari amici non-squadracinghialari, ce l’abbiamo fatta! A realizzare la prima cosa importante: dopo la riunione di Tavernelle  e Gualdo Tadino, dove eravamo in tanti, è nato il Movimento umbro  dei cacciatori non squadracinghialari, costituito da cittadini che vogliono praticare lo sport della caccia in maniera più equa, più aderente  alla tutela della natura, lontano dalle sopraffazioni, in una parola più “giusta”.
Il prossimo appuntamento, organizzato per ascoltare ancora di più la vostra voce e per dare sostanza agli obiettivi che sono già emersi dalla discussione si terrà a Ponte San Giovanni il 22 di maggio alle ore 21 presso il circolo Arci – Area Verde di Balanzano, Via Tiberina Sud e non c’è bisogno che vi dica quanto è importante che veniate in massa. A sostenere sia  la battaglia che l’associazione Terra di confine sta facendo sull’apertura unica della caccia alla stanziale  (a proposito le firme raccolte sono già oltre le mille – e dico MILLE – non si tratta di pinzillacchere o bruscolini) sia altre proposte che il nostro fronte unico ed unito sta producendo.
Come ad esempio quella di incentivare la caccia al cinghiale sia di selezione (sicura e professionale tra l‘altro) che quella in 3 o nella classica girata, che costituirebbe una soluzione quantomeno da sperimentare per abbassare il numero dei cinghiali su cui il modello delle battuta in squadra non riesce ad incidere.
Ci domandiamo come delle proposte così  eque e razionali come queste ultime due sostenute da una fascia larghissima del mondo venatorio non debba essere fatta propria dalle Associazioni che ci rappresentano e portate alle Istituzioni. Se così non fosse la frattura che già esiste si allargherebbe in maniera pericolosa.
Per l’intanto, nell’inviarVi fraterni saluti non Squadracinghialari Vi dico: state attenti alle prossime elezioni Provinciali. Nel senso che, prima di appoggiare il candidato che avete scelto (il Partito non interessa ), pretendete da lui  una presa di posizione  politica chiara sulle nostre posizioni. Non potrà poi dire che non c’era e se c’era non ha visto o che è stato sempre con le nostre rivendicazioni ma qualche cattivone delle associazioni non glielo ha permesso.
Carlo Vannini

19 aprile 2009
Erba: non esageriamo con la bucolica, ma si intervenga sulla pista d’atletica

Disseccante e diserbante non sono la stessa cosa, così come varia l’eventuale grado di pericolosità. Sfalciare l’erba può essere anche la soluzione più razionale e rispettosa per l’ambiente; bisogna però avere a disposizione uomini, mezzi e tempo materiale e quindi risorse economiche sicuramente superiori, che spesso le varie amministrazioni (Comunali, Provinciali e Regionali) non sono in grado di garantire. Credo che la gente abusi un po’ troppo di una certa vocazione pseudo-bucolica, spesso bisogna essere semplicemente pragmatici.
Mi associo al richiamo del sedicente comitato dei genitori società atletica ecc. ecc., affinchè chi gestisce gli impianti in questione assolva in pieno all’impegno preso e soprattutto, visti gli errori fatti dalle altre amministrazioni, che l’attuale Giunta vieti lo svolgimento di pratiche calcistiche, altamente lesive dell’integrità dell’impianto e della piena fruibilità  di quel luogo (anche per chi vuole fare  una semplice corsetta).
Maurizio Galletti

18 aprile 2009
Disseccante sì, ma non nocivo per la salute

 Vorrei rassicurare tutti i cittadini, relativamente alla lettera sul "diserbo invece che sfalci lungo le strade", che  il disseccante non viene dato  su tutte le banchine stradali, ma solamente dove esistono delle barriere di protezione, ponticelli, muri ecc. per una larghezza di circa 1,50 metri, dove il trattore tagliaerba non può arrivare. Questo nuovo sistema ci consente di tenere sempre pulite le banchine senza ricorrere al tradizionale decespugliatore a mano, operazione umanamente impossibile in quanto trattasi di circa 90 km. di strade con barriere di protezione, e comunque di un taglio da eseguire per almeno 2 volte nell’arco della stagione estiva.
Questo nuovo progetto (POLLINE SICURO) è stato realizzato in collaborazione con Ditte specializzate nel settore: G.E.I. s.r.l. di Roma che commercializza un erbicida denominato "Rodeo Gold" prodotto dalla "Monsanto Europe S.a." con sede in Belgio, erbicida NON DANNOSO per la salute delle persone e degli animali, in quanto agisce solo ed esclusivamente sul fogliame superficiale e non penetra nelle radici o nel sottosuolo, regolarmente approvato dal Ministero della Salute con Autorizzazione n° 10672 del 22/01/2001.
Questo nuovo sistema consente interventi rapidi ed efficaci  a beneficio della sicurezza del pubblico transito e inoltre, cosa non da poco, consente di risparmiare notevoli costi sui carburanti, riparazioni dei mezzi, e mano d’opera, che si dovevano affrontare con il vecchio e tradizionale sistema del taglio a mano.
Un’ultima precisazione: gli "asparagi" non fioriscono sulle banchine sotto alle barriere guard-rails, ma all’interno dei boschi, e comunque sarebbero non commestibili in quanto altamente inquinati dagli scarichi delle automobili.
Geom. Lucio Pazzaglia – Responsabile Ufficio Gestione e Manutenzione Stradale Comprensorio 6-Todi

 18 aprile 2009
A me piaceva più l’erba verde…

Ho vissuto quasi tutta la mia vita in campagna e in questo periodo dell’anno è molto bello vedere il risveglio della natura: osservare le piante e i campi che si svegliano dal torpore invernale mi mette di buon umore la mattina quando mi reco a scuola e questo sicuramente giova a me ma soprattutto ai miei alunni.
Quest’anno, però, ho notato uno strano fenomeno: lungo tutte le strade che io percorro, da Ponte Rio fino al Tempio della Consolazione, il bordo invece di avere un bel colore verde, caratteristico della vegetazione fresca, ha assunto un colore giallo, caratteristico di altri periodi dell’anno.
Dopo aver cercato di dare a tutto ciò una spiegazione logica, l’unica ipotesi che mi è venuta in mente è che gli addetti alla pulitura del bordo delle strade abbiano usato del diserbante.
Credo che sia una cosa del tutto priva di senso logico: non giova all’inquinamento del terreno e soprattutto, dal punto di vista paesaggistico, non giova all’immagine della nostra città così piena di turisti in questi giorni.
Grazie per avermi permesso di esprimere il mio disappunto.
Simonetta Buconi

18 aprile 2009
A.A.A. Capre cercasi!!!

Dopo aver più volte richiesto verbalmente ai gestori della Pista di Atletica di Pontenaia (ce n’era bisogno?),  il taglio dell’erba e la pulizia  nonché la sabbia necessaria per il salto in lungo, al fine di evitare problemi agli utenti del suddetto impianto sportivo, il Comitato dei Genitori della Società di Atletica AVIS TODI chiede la collaborazione di volontari che possano fornire animali che si nutrano dei vegetali in eccesso!
Il suddetto Comitato chiede anche la collaborazione di volontari per il taglio dell’erba e la pulizia dello spazio verde adiacente alla pista. Ringraziamo chiunque vorrà rispondere a questa richiesta e fornire il proprio aiuto al buon mantenimento di un impianto sportivo pubblico, la cui manutenzione è stata data in appalto a dei gestori che non stanno facendo il proprio dovere. Speriamo anche che l’Amministrazione comunale prenda atto della situazione e si adoperi per mantenere in buono stato un impianto sportivo realizzato con i soldi dei cittadini. Impianto che, unico nella città, viene utilizzato per far svolgere gli allenamenti delle squadre di calcio (compromettendo con i tacchetti anche l’integrità della pista), quando di campi da calcio ce ne sono a volontà e impedendo, di fatto, di completare l’impianto con le attrezzature per lo svolgimento di altre specialità, quali il salto in alto e le discipline di lancio. Tutto questo non permette neanche di accogliere  manifestazioni sportive di più ampio respiro che porterebbero dei ritorni sia in termini turistici che economicia beneficio dell’intera città.
Il Comitato dei Genitori Società di Atletica AVIS TODI

18 aprile 2009
Il flusso turistico a Todi visto da una guida turistica

Volevo fare alcune osservazioni sull’afflusso turistico a Todi durante il week end di Pasqua, e lo faccio con il punto di vista di guida turistica.
Ho letto vari articoli positivi sul turismo pasquale a Todi e in Umbria, ma non sono d’accordo al 100%. Sono quasi 10 anni che lavoro come guida, e questa è la prima volta che non ricevo richieste per gruppi durante la settimana di Pasqua. E sentendo i miei colleghi di altre città umbre ho avuto la conferma che c’è pochissimo lavoro quest’anno. Certo, c’è stato anche il terremoto a mettere il carico da 11, ma anche prima era così. Anche le signore che lavorano all’ufficio turistico notavano che l’anno scorso a pasquetta era difficile riuscire ad entrare nell’ufficio da quante persone c’erano davanti alla porta.
Io ed il mio collega Luca abbiamo organizzato delle visite di Todi a pagamento che abbiamo cercato di pubblicizzare il più possibile e abbiamo lavorato un pò, ma molto meno di quanto ci aspettassimo.
Non so poi se l’afflusso alla Rassegna Antiquaria sia stato positivo o negativo.
Vorrei poi in fine dare un consiglio per migliorare l’arrivo dei turisti al centro storico: secondo me nei giorni di super afflusso bisogna aggiungere un piccolo bus all’ascensore, perchè la gente che fa la fila si snerva, costretta ad aspettare anche per 30 minuti e se si incontrano insieme più gruppi da 40/50 persone allora diventa un vero delirio ed il commento sulla città sarà sicuramente negativo. Si dovrebbe mettere anche un bus a pagamento che faccia la spola dalla Consolazione a piazza Jacopone così da sfruttare anche il parcheggio della chiesa: così all’ascensore paghi il parcheggio,ma hai l’ascensore gratis, e alla  Consolazione hai parcheggio gratis, ma paghi un ticket per il bus… Dimentichiamoci che tutto debba essere gratis… non succede da nessuna parte in Umbria!
Elisa Picchiotti

18 aprile 2009
Diserbo invece che sfalci lungo le strade

Mi chiedo come mai si esegua la pulizia da parte degli addetti della Provincia delle zone adiacenti le strade di loro competenza, non più eseguendo il tradizionale taglio erba ma adottando il più devastante e credo non rispettoso delle minime norme a tutela dell’ambiente diserbo chimico, compromettendo così flora e fauna locale compresi animali domestici e varie primizie di stagione di cui noi tutti cittadini ci nutriamo, come ad esempio gli "asparagi".
Vorrei far notare che procedendo in tale maniera si mette a rischio la salute di noi tutti cittadini. Non sarà il caso di tornare ai più tradizionali ma salutari metodi?
Alessandro Falcioni

17 aprile 2009
I giovani del Pd chiedono spazio nelle liste elettorali

I giovani democratici dell’Umbria, in vista delle elezioni amministrative che coinvolgeranno gran parte del territorio regionale, hanno predisposto una serie di iniziative volte a valorizzare il progetto democratico in ottica generazionale.
Durante l’ultima Assemblea regionale l’organizzazione ha approvato il documento predisposto dalla segreteria regionale, volto a promuovere la presenza delle giovani generazioni all’interno delle liste elettorali del Partito Democratico. Il documento ruota attorno alle modalità di selezione del gruppo giovanile, non più oggetto di cooptazione da parte della nomenklatura di partito, ma sulla base di competenza e capacità, che legate alla passione propria del mondo giovanile può mettere in campo una politica basata su sani principi. A tal fine i candidati under 30 nelle liste del PD verranno concordati con l’organizzazione giovanile.
La richiesta di spazi nelle liste elettorali ovviamente non è velleitaria, essendo noi i primi ad osteggiare il nuovismo fine a se stesso. Infatti i Giovani Democratici dell’Umbria stanno organizzando un’iniziativa programmatica che si terrà entro il mese di Aprile, volta ad elaborare un Programma politico che verrà sottoscritto e promosso dai nostri candidati. Tale programma sarà un contributo aggiunto che andrà ad integrare quello del partito stesso. Ovviamente questo sarà declinato ed integrato nelle varie realtà territoriali in base alle diverse problematiche locali che riguardano le giovani generazioni.
Gionata Gatticchi – Segretario Regionale Giovani Democratici Umbria

17 aprile 2009
A Massa Martana una campagna elettorale coi pennarelli dell’inciviltà

I cittadini di Massa Martana devono essere uniti nel condannare lo spregevole atto d’inciviltà commesso ai danni di Luciano Antoniucci, candidato dei socialisti per le ormai imminenti elezioni comunali, perché le ingiurie gratuite scritte da  ignoti sul suo manifesto elettorale sono un atto rivolto non solo contro la sua persona ma contro i diritti e la libertà civili dell’intera comunità comunale.
E’ atto odioso ed inqualificabile ed è particolarmente pericoloso all’inizio di una campagna elettorale da cui dovranno uscire i nomi delle persone a cui noi daremo il mandato fiduciario d’amministrare il comune nell’interesse di tutti, sia come maggioranza che come minoranza, e non ci può essere nessun elemento di faziosità ed intolleranza ma solo una civile e vivace dialettica fra diversi modi di organizzare la Pubblica Amministrazione e di esercitare i compiti che la legge affida agli eletti del Popolo.
La Gente Martana deve continuare a percorrere insieme la strada tracciata dal Patrono San Felice, come fa ogni anno con le processioni al Fosco ed all’Ascensione, perché le nostre radici civili e spirituali ci uniscono da secoli e pochi teppisti non riusciranno a dividerci con i loro pennarelli.
Renato Domenico Orsini

6 aprile 2009
Ztl: i dubbi di una neo-residente

Non ho partecipato ai dibattiti, se mai ce ne sono stati, sulla questione Ztl. La sorpresa è arrivata quindi come un fulmine a ciel sereno, direttamente nell’ufficio della polizia municipale: uno dei due permessi che fino a pochi giorni fa erano un diritto va restituito. Troppe macchine in centro, pochi posti auto. La logica appare stringente e la finalità assolutamente democratica. Peccato però che sia stata messa in atto in una maniera del tutto irrazionale, a partire dalla divisione in settori.
Sacrosanto dare modo a chi ha il permesso di trovare posto in un’area più vasta, ma almeno che le aree siano adiacenti tra loro: se chi ha diritto a parcheggiare a Porta Romana può farlo anche a Porta Perugina avrà poi bisogno di un’’altra auto per tornare a casa, come anche chi vive in borgo ma non può posteggiare a Santa Prassede, mentre può usufruire di un comodissimo posto auto alla Consolazione!
Non è un problema di distanza, ma di logica: io per prima critico quei cittadini che pretendono di parcheggiare in braccio a Giuseppe Garibaldi pur di non fare un passo a piedi. Anche se avevo diritto al parcheggio in centro, ho accettato di pagare per tutta l’’estate scorsa l’’abbonamento a Porta Orvietana e tornare a piedi in borgo anche alle nove di sera dopo dodici ore fuori casa.
Non mi si venga a dire quindi che come tutti i tuderti pretendo troppe comodità. Semplicemente, continua a lasciarmi perplessa e anche parecchio amareggiata una novità così male architettata. Privare chi vive dentro le mura e lavora tutto il giorno della possibilità anche solo di transitare sotto casa, significa vivere fuori dal mondo o per lo meno dimostrare di non conoscere la realtà locale.
Se il problema è che ci sono famiglie che hanno 10 permessi (come li abbiano ottenuti non è lecito saperlo!) o auto che non ne hanno affatto e sostano per ore davanti ai negozi del centro o ancora posti Ztl occupati perennemente dalle stesse macchine e trasformati così in proprietà private, si colpiscano quelle famiglie e quelle auto, ma lo si faccia da subito, una volta per tutte e senza favoritismi di sorta.
Concedendo il doppio permesso solo a nuclei familiari di almeno quattro persone, senza indagare oltre, si dimostra al contrario di seguire una politica che finisce per penalizzare il futuro della cittadina, che dovrebbe essere in mano alle giovani coppie, che non hanno ancora figli ma che presto li avranno e che forse saranno costrette per difficoltà logistiche a lasciare il centro ad anziani e a turisti sempre più desolati e a crescere i figli nelle periferie.
Credo di essere una delle poche persone di nazionalità italiana ad aver richiesto la residenza a Todi nell’’ultimo anno. Contenta di farlo, e soprattutto contenta di aver scelto di abitare nel centro storico. Contro le perplessità di molti amici tuderti che non capiscono come si possano accettare tutti i disagi che la vita in centro comporta, continuando a lavorare fuori casa, con turni sempre diversi, la spesa da fare e, in un futuro, i figli piccoli da accompagnare. Contro tutti, ero, e rimango, convinta, che la vita in un borgo meraviglioso come Todi abbia anche tanti vantaggi. Chissà quanto durerà questa convinzione: forse fino alla prossima ordinanza…   
Lorenza Barnabei

5 aprile 2009
Elezioni a Massa Martana: vacche vecchie o giovani giovenche?

Ai primi di maggio scadono i termini per il deposito delle liste dei candidati alle elezioni comunali di Massa Martana, un passaggio importante per il comune della Gente Martana ma ancora la proposta politica e le persone che dovranno attuarla non si rendono concreto, anche se alcuni cittadini sono impegnati in riunioni e trattative sotterranee con gli occhi aperti verso un mondo ormai obsoleto ma chiusi verso un mondo futuro che ponga al centro un nuovo modello di sviluppo della persona umana e delle sue forme sociali.
Tutti i sedicenti “politici” escono dal chiuso dei loro interessi a cui si sono dedicati nel periodo successivo alle ultime elezioni comunali e discutono nell’oscurità sul modo migliore per convincere gli elettori a dare loro carta bianca su come amministrare la cosa pubblica, guardandosi bene di esporre con chiarezza e concretezza i loro programmi e condizionare i candidati alla loro puntuale attuazione, sia pure nei limiti delle risorse materiali ed umane disponibili.
Penso che il loro comportamento è simile a quello dei vecchi agricoltori che erano affezionati alle loro vacche da lavoro e non volevano sostituirle con giovani giovenche fino a che erano costrette a venderle “a fiamme e fuoco” ai fornitori del macelletti delle carni basse.
I “politici” non s’illudano perché le giovani generazioni e le attività produttive sono legate alle loro radici vitali ma, disponendpo di una formazione scolastica e d’informazioni più ampie di quelle dei loro ascendenti non potranno continuare ad accontentarsi di vivere a carico delle loro famiglie o di sopravvivere solo con lavori precari, come unica alternativa a prendere la strada dell’emigrazione in aree più attive.
La civiltà Martana deve vivere e non contentarsi di sopravvivere!
Renato Domenico Orsini     
 

4 aprile 2009
Fondazione Craxi: Costantini "spara" su Pizzichini e Perari

Auguriamo a Massimo Perari e al suo amico dalle incerte collocazioni politiche, Floriano Pizzichini, tanta fortuna e ci fermiamo qui.
Non voglio entrare in sterili polemiche, ma contestiamo le decisioni assunte dal sottosegretario al Ministero degli interni On. Stefania Craxi in merito alle nuove nomine decise in maniera poco chiara e dettate forse da altri tornaconti politici che non hanno niente a che vedere con la valorizzazione dei giovani che ben da 15 anni sono in Forza Italia ed ora nel PDL.
Il nome di Floriano Pizzichini  (Todi e tutta la cittadinanza lo conosce sin troppo bene) ci lascia perplessi e sarà sicuramente motivo di aspre critiche; resta la speranza di un intervento del Coordinatore Luciano Rossi per un chiarimento opportuno.
Su Massimo Perari: è l’ennesimo socialista che nel 2009 si accorge di quant’è bello il centro-destra.
Mi dimetto dalla carica di Coordinatore Regionale della Fondazione Craxi, ma cari amici non pensiate che la questione finisce qui, anche perchè, per chi è un acuto osservatore della politica regionale di fatti e circostanze ne abbiamo da raccontare; a cominciare dai motivi del passaggio di Pizzichini dal PSI a Forza Italia all’indomani della vittoria del centro-destra a Todi.
Cristiano Costantini – Consigliere comunale P.D.L
 

4 aprile 2009
Il Pd ha paura delle primarie chieste da Rifondazione per la Provincia

Dall’incontro della coalizione provinciale che si è tenuto ieri è emerso, finalmente, un dato politico chiaro: il Pd ha detto “no” alla proposta avanzata da Rifondazione comunista di primarie di coalizione per l’individuazione del candidato a Presidente della Provincia di Perugia. Un “no” motivato da questioni organizzative, tempi e modalità, necessità di ratifica interna delle primariette per “incoronare” definitivamente il candidato del Pd. Questioni organizzative che però non impediranno di svolgere le primarie a Gualdo Tadino, dove, guarda caso, per ricompattare la coalizione è stato necessario mettere in discussione un sindaco di primo mandato non espressione del Pd!
Un “no” che ritengo nasconda invece, e nemmeno troppo bene, una evidente debolezza della proposta politica del Pd. E non si dica, con una certa sufficienza, che le primarie di coalizione erano già state proposte: la verità è che tre mesi fa bisognava ricostruire la coalizione sulla base di un programma condiviso e su una chiara definizione della coalizione stessa. Tutte le forze politiche, compresi i comunisti italiani e l’Idv volevano, allora sì, le primarie, assecondando una politica del Pd basata solo sulle collocazioni delle correnti interne. Grazie alla caparbietà di Rifondazione comunista abbiamo ora un impianto programmatico di reale svolta fondato su come si affronta la crisi, sul cambio del modello di sviluppo, su beni comuni e questione morale. Il Pd non tema le primarie di coalizione. Continuiamo a pensare che nella situazione d’impasse nella quale ci troviamo rispetto alle candidature, che rispondono tra l’altro anche a modalità diverse di interpretare sul piano politico le sfide che abbiamo di fronte, le primarie di coalizione possono essere lo strumento per sancire un cambio di passo della coalizione fondato non su personalismi, ma su una discussione e su un confronto rispetto a idee, contenuti e programmi con il popolo del centrosinistra. La candidatura che abbiamo avanzato alla coalizione, quella dell’Assessore Provinciale al Lavoro e alla Formazione Giuliano Granocchia, è una candidatura forte, autorevole che ha visto il consenso unanime ed un convinto sostegno da parte del partito e che sta ricevendo un grande apprezzamento in larghi settori della società provinciale per le capacità dimostrate sul campo. Ci è stato detto che, al punto nel quale ci troviamo, occorre una soluzione politica. Bene. La coalizione riconosca concretamente il valore aggiunto rappresentato dalla pluralità delle posizioni politiche all’interno di una coalizione convergendo sulla nostra proposta. Non credo che il segretario provinciale del Pd voglia passare alla storia come il segretario “proponi-tutto” di un partito monocratico! Una pratica che sconfesserebbe l’intera storia del centrosinistra umbro e che non aiuterebbe certo la mobilitazione e la motivazione dei militanti e degli elettori di tutte le forze politiche del centrosinistra in una competizione elettorale dalla portata storica.
Enrico Flamini, segretario provinciale del Prc

4 aprile 2009
Per il Pd la destra a Todi sa solo guardare solo indietro e governare al ribasso

Una destra che sa guardare solo al passato, recente e remoto; una destra in perenne campagna elettorale, incapace di pensare e progettare il futuro della città e delle frazioni. La destra che oggi amministra Todi è così.
La città è guidata da amministratori capaci solo di guardare indietro, con odio e risentimento.
Buoni solo per gli insulti, per le polemiche sui giornali, quasi tutte vecchie di trent’anni, delle quali siamo francamente stufi e alle quali non riusciamo ad appassionarci.
È davvero il caso di dire, ormai, dopo due anni, rovesciando il motto della campagna elettorale del centrodestra, che Todi non merita questo. Todi non merita questa politica vergognosamente al ribasso.
Todi non merita di essere, nei fatti, una città in mano alla destra più estrema, ad un consigliere che si divide tra il rassettare qualche angolo e lo sputare veleno, contro nemici sempre diversi e sempre uguali, da cinquant’anni.
Todi non merita un’amministrazione ostaggio dei ricatti dei tanti undicesimi consiglieri: uno furbetto, uno esagitato, un altro con deliri d’onnipotenza…
Todi non merita una classe dirigente di improvvisati, rozzi, arroganti e incompetenti.
È ora di dire basta!
Li lasceremo soli sulla strada della rissa politica, dell’odio fine a se stesso, della demagogia. E per questo non risponderemo alle loro polemiche sul passato.
Noi ci occupiamo e ci occuperemo di futuro, di progetti, di competenze e persone a servizio della città.
Gli scellerati di destra facciano e dicano ciò che vogliono. Non è affar nostro.
Partito Democratico Todi

1 aprile 2009
Mercato del sabato: non c’è più tempo di aspettare

In merito alla questione del Mercato del sabato intendo ribadire il mio invito all’amministrazione comunale a dar seguito alle scelte preannunciate dalla stessa qualche tempo fa. E’ evidente come il lento logorio del mercato tuderte stia diventando una inevitabile agonia che gradualmente, se non si prendono provvedimenti, porterà alla completa chiusura dello stesso. Lo spettacolo di chi oggi usa recarsi al mercato è quello di poche bancarelle desolate a fronte delle ottanta attività ambulanti che gremivano e arricchivano il mercato ormai troppi anni fa.   
Il mio sollecito di cittadino e affezionato fruitore del mercato si basa sulla necessità di tutelare tanto gli ambulanti, che vivono del loro lavoro, quanto tutti coloro che vedevano e vedono nel mercato un importante riferimento per le economie della propria famiglia. Ho apprezzato e sostenuto la scelta, prospettata dal comandante Manetti, di spostare il mercato in via Menecali, area ampia e facilmente raggiungibile, che può fungere in modo consono a tale servizio. 
Ritengo inadeguate e superficiali le  alchimie mentali di chi, attraverso veti e controindicazioni strumentali, di fatto, continua ad osteggiare tale decisione, non considerando che gli effetti dei ritardi provocano solo danni alla città. Rinnovo pertanto il mio invito al Sindaco e alla Giunta, affichè, con lo stesso piglio decisionale e risolutivo adottato sino ad oggi, affronti anche questa situazione, nell’interesse generale dei cittadini.
Giancarlo Castrini – membro direttivo SDI Todi

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