Tornano in scena a Todi i “Rusteghi” con lo spettacolo Achilleide. La ormai storica Compagnia teatrale diretta da Giorgio Mori, che mette in scena da tredici anni vivaci rappresentazioni di vita quotidiana che ben raccontano le consuetudini e i modi di vivere dell’ambiente rurale umbro di altri tempi, si cimenterà con un testo d’autore questa sera alle 21.00 presso il teatro del Nido dell’Aquila. Si tratta di quattro agili atti unici (Il povero Piero, Una moglie nervosa, Un gentiluomo, Il suicida gentile) del grande umorista contemporaneo Achille Campanile.
Considerato uno dei maggiori umoristi del Novecento, Achille Campanile è stato autore di una vasta produzione giornalistica, narrativa e teatrale.
Il suo debutto come autore teatrale si ebbe con gli sketch delle Tragedie in due battute (pubblicate in rivista e rappresentate da A.G. Bragaglia al Teatro degli Indipendenti di Roma nel 1924), che subito evidenziano il forte legame di Campanile con le scomposizioni comiche dei futuristi, ma soprattutto il suo amore istintivo per il nonsenso, il “calembour” e l’irriverente rovesciamento del prevedibile, secondo uno schema che, se da un lato richiama quello dell’ammiratissimo Petrolini, sembra anche anticipare certi umoristi dell’assurdo del secondo dopoguerra, come Eugène Ionesco (che infatti lo riconobbe fra i propri maestri).