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I vizi dei padroni si trasmettono agli animali domestici
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Si dice che dopo un po’  gli animali da compagnia somigliano ai loro padroni.
Ed in effetti, dopo che per l’uomo,, arriva anche in Italia l’allarme obesita’ per gli animali domestici.
Un’indagine nazionale condotta nel 2008 per conto della Pet obesity task force (gruppo di lavoro che comprende i Medici veterinari italiani a sostegno della task force istituita a livello internazionale) su 3.868 cani e 1.540 gatti e coinvolgendo 200 fra ambulatori e cliniche, ha rivelato che che il 33% dei gatti e il 28% dei cani sono in sovrappeso. Un problema spesso legato a un’alimentazione sbagliata, e non all’uso di cibi industriali, oltre allo scarso movimento. Non a caso, i cani obesi che abitano in appartamento sono l’8% (contro il 16% dei gatti) e quelli con un giardino a disposizione il 6% (stessa percentuale dei gatti). 

L’obesità rischia di aumentare con l’estate in quanto la stagione balneare che si sta per aprire vede quasi inesistenti le spiagge libere che prevedono un angoletto attrezzato e riservato a fido dove si possa fare un po’ di moto.
Ma la materia e’ di competenza di Regioni e Comuni e la situazione non e’ organica. Regnano i divieti ma con eccezioni. E in vista della nuova stagione sono scese in campo alcune associazioni animaliste che chiedono l’abolizione del divieto di accesso delle spiagge ai cani e una norma di legge che chiarisca la possibilita’ di accesso in porzioni controllate di spiaggia con le dovute accortezze e sanzioni.
I divieti per fido in spiaggia vanno, in genere, dalle 9,00 alle 19,00. Da parte sua l’Associazione nazionale difesa animali ed ambiente (Aidaa), ha annunciato il presidente Lorenzo Croce, ”continua la raccolta di firme on line per chiedere almeno il 10% di spiagge libere aperte ai cani e attrezzate, ovviamente con multe salate per chi non rispetta le regole”. L’obiettivo di Aidaa e’ anche contrastare l’abbandono estivo e avere ”2.000 cani in meno sulle strade”. Lo scorso anno, dal 1/o giugno al 30 settembre del 2008, gli abbandoni sono stati 14.000, anche se in calo rispetto ai 17.000-18.000 di due anni fa.

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