Il Ministro dell’economia e delle finanze con la circolare n. 13/E della Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, emessa lo scorso 9 aprile, fornisce «indirizzi operativi per lo sviluppo delle attività di prevenzione e contrasto dell’evasione fiscale»;
Tra i metodi di individuazione dei possibili evasori fiscali, il «rilevamento di cessioni di beni e di prestazioni di servizi considerabili "di lusso" effettuate da soggetti operanti nelle rispettive circoscrizioni (porti turistici, circoli esclusivi, scuole private, wellness center, tour operator)».
La disposizione non ha creato molto allarme, se non fosse per l’aspetto legato alle scuole private.
Per queste sono subito state presentate interrogazioni parlamentari che sostengono che “sono di fatto numerosissime le famiglie che, per i motivi più vari, compreso quello di voler assicurare un’educazione caratterizzata sul piano religioso, mandano i loro figli in scuole private pur non potendo essere certo considerate ricche e, anzi, facendo molti sacrifici nella certezza che questa sia la scelta migliore sul piano educativo e della formazione.
Sembra quindi dubbio sul piano della libertà per i genitori di scegliere liberamente quale educazione dare ai propri figli che la circolare dell’Agenzia delle entrate consideri la frequentazione di una scuola privata alla stessa stregua del possesso di uno yacht o dell’appartenenza a un circolo esclusivo”.
- Redazione
- 14 Maggio 2009
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