Da un sondaggio svolto dal primo ottobre 2007 al 31 gennaio 2009 i cui risultati sono stati presentati in una conferenza stampa, dal direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni, Gianni Giovannini, e dal responsabile del servizio di psicologia, David Lazzari, risultano due dati importanti.
Il sondaggio è stato svolto intervistando telefonicamente 1.400 persone dimesse nel periodo considerato, che rappresentano il 4,7 per cento del numero complessivo dei pazienti dimessi, pari a 29.660.
In primo luogo il 90 per cento dei pazienti dimessi dall’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni si dichiara soddisfatto per la gentilezza del personale medico e paramedico e, più in generale, per il trattamento ricevuto e per le cure ricevute.
Di converso viene messa sotto accusa una tendenza presente da anni in Umbria per cui il “dar da mangiare agli ammalati” non rientra nel “core business” degli ospedaie, quindi può essere appaltato all’esterno o industrializzato, metodi che forse portano a risparmi ma che certo non rendono appetibile quel che passa l’ospedale.
Il fatto che il direttore generale abbia comunque affermato che è stato stipulato un nuovo contratto, conferma che ancora non si ritiene l’accoglienza alberghiera un elemento da valorizzare
- Redazione
- 15 Maggio 2009
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