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Dopo essere stato chiamato  "birichino" dal premier, impone a tutti un abbigliamento meno casual di quello che ultimamente usa il capo del Governo
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Forse infastidito dall’essere stato definito “birichino” dal Premiert, il Ministro Brunetta s’è guardato attorno ed ha sentenziato “Nessuna indulgenza per l’abbigliamento casual per i dipendenti pubblici” e perciò neppure per il Capo del Governo, il “primo dipendente pubblico”, che ultimamente ama presentarsi in pubblico in maglioncino girocollo blu.
Per il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, il ‘friday casual’, abitudine invalsa in molte aziende italiane e straniere, non può valere anche per la pubblica amministrazione. «Anche il venerdì i dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono vestire in giacca e cravatta – sostiene Brunetta intervistato da Klaus Davi a ‘Klauscondicio’ – quando si è un’azienda pubblica e si ha a che fare con il pubblico, si hanno doveri maggiori rispetto al privato».
Come solito in difesa del Premier è scesa in campo la sinistra sindacale.
«Mi chiedo se la permanenza a Palazzo Vidoni lo abbia ispirato a reintrodurre le divise per i dipendenti pubblici tanto in voga nel Ventennio». Così Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil, commenta l’invito rivolto dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ai dipendenti pubblici di evitare un look troppo sportivo negli uffici e di preferire sempre giacca e cravatta.
Poi dalla CGil un’allusione ad un presunto tentativo di aumentare le entrate del premier, visto che per i restanti pubblici dipendenti i contratti di lavoro prevedono che, quando si impone l’uso di una divisa, scatta l’obbligo di fornirla gratuitamente o di corrispondere un’indennità sostitutiva. « Mi chiedo se il ministro pensi di introdurre un’apposita ‘indennità vestiario’ o ‘indennità cravatta’, per integrare i magri stipendi ».

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