Chi ha a cuore i nipoti che stanno per nascere ha purtroppo di che preoccuparsi, anche se dandosi da fare, tutti, il pericolo può ancora essere eliminato ed è stato ormai sperimentato nei giorni passati: 4 o 5 gradi di temperatura in più di quella a cui siamo abituati crea forti malesseri già a maggio. Figuriamoci se questo surplus di calore ci fosse a luglio ed agosto.
Se sono corretti i risultati della dettagliatissima simulazione elaborata dai potenti computer del Massachusetts Institute of Technology, siamo messi davvero male: il cambiamento climatico entro la fine del secolo sarà il doppio del previsto.
I tecnici del MIT, all’inizio non ci credevano ma dopo aver fatto girare il loro modello per ben 400 volte con diversi input , la risposta e’ sempre inquietante: entro la fine del secolo le temperature globali saliranno di 5,2 gradi di incremento, il doppio dei 2,4 gradi ipotizzati nelle previsioni risalenti al 2003.
Il nuovo modello ha perfezionato il calcolo delle emissioni naturali (vulcani e altro) sottostimate in precedenza, ma il grosso dell’incremento viene dai fattori innescati dallo stesso riscaldamento del pianeta, che rischia di generare ulteriori emissioni. E’ il caso della diffusione di malattie che stanno decimano le foreste boreali, o dello scioglimento del permafrost siberiano, che preserva grandi quantitativi di gas metano.
L’opzione alla speranza c’è: in caso di forti riduzioni delle emissioni di gas serra, l’output del modello non presenta temperature sensibilmente più alte delle precedenti proiezioni.
Ma l’aria cattiva sta avvolgendo il mondo.
Non si respira aria molto buona neanche a 8.000 metri di quota. La prima “cellula” di una rete di monitoraggio, che potrà contare su nove stazioni, già installata a 8.000 metri sul colle sud dell’Everest, ha finora rilevato preoccupanti quantità di inquinanti, spesso provenienti dalle aree pianeggianti e trasportati in alta quota da particolari condizioni meteo.
- Redazione
- 4 Giugno 2009
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