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Le opere, risalenti al XIV secolo, sono state rinvenute nel corso del restauro di una chiesa
arte-umbro-senese

Non per niente ai primi del ‘900 anche il reatino era ricompresso nell’Umbria.
All’interno della Chiesa di San Francesco, a Rieti,  sono stati scoperti, durante un restauro, affreschi risalenti al XIV secolo. L’intervento prevedeva il consolidamento delle tre capriate e del transetto e il restauro degli intonaci. Proprio nel corso di quest’ultima operazione, è stata individuata la presenza di una fase di decorazione pittorica di primario interesse.
Secondo quanto emerso, la buona conservazione degli affreschi è da attribuire a tinteggiature stese come disinfettante sulle superfici della chiesa in seguito a due epidemie di peste nel 1494 e 1527.
Per la dottoressa Alessandra Acconci della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici del Lazio «Gli affreschi scoperti rivelano affinità con la cultura pittorica umbro-senese della prima metà del Trecento e sono di elevato livello stilistico».
 

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