Un’interessante Tavola Rotonda si è svolta nei giorni scorsi a Tuttofood a Milano dal titolo: “Sapore italiano, sapore buono: insieme per la vostra salute. Nuovi orizzonti per l’olio extravergine di oliva” e ha riunito intorno ad un tavolo i principali attori della filiera produttiva: Piero Gonnelli, Presidente di Aifo, Ranieri Filo della Torre, Direttore di Unaprol, Walter Brunello, Presidente di Buonitalia, Salvatore Ranchetti, Direttore Assicurazione Qualità di Esselunga, lo Chef stellato Claudio Sadler.
Gli interventi sono stati moderati da Paolo Marchi, giornalista de Il Giornale e patron del Congresso di Cucina d’Autore “Identità Golose”.
Davanti ad una folta platea, i relatori hanno commentato l’entrata in vigore della Modifica al Regolamento CE n. 1019/02 in materia di etichettatura dell’olio extravergine di oliva e hanno delineato, ognuno dal proprio punto di vista, le prospettive del prodotto 100 % italiano.
Gli interventi sono stati moderati da Paolo Marchi, giornalista de Il Giornale e patron del Congresso di Cucina d’Autore “Identità Golose”.
Davanti ad una folta platea, i relatori hanno commentato l’entrata in vigore della Modifica al Regolamento CE n. 1019/02 in materia di etichettatura dell’olio extravergine di oliva e hanno delineato, ognuno dal proprio punto di vista, le prospettive del prodotto 100 % italiano.
Ranieri Filo Della Torre nel suo intervento ha sottolineato la grande importanza per i produttori di olive italiane del 1 luglio, data in cui entrerà in vigore la nuova normativa.
Piero Gonnelli ha parlato del ruolo del frantoio, nel tempo non valorizzato in maniera adeguata.
Le singole aziende non sono in grado di supportare i costi di comunicazione cosi come fanno le grandi multinazionali. Gonnelli ha chiesto la collaborazione del sistema di filiera per promuovere il prodotto extravergine (supermercati, grande distribuzione, etc.), presso i punti vendita, come già realizzato da realtà della grande distribuzione che hanno investito da tempo in tale progetto di comunicazione.
Sottolinea come sia necessario scegliere la strada della diffusione della cultura di prodotto nel consumatore. Ha fatto un appello anche ai ristoratori che possono essere promotori e ambasciatori del vero extravergine italiano.
Le singole aziende non sono in grado di supportare i costi di comunicazione cosi come fanno le grandi multinazionali. Gonnelli ha chiesto la collaborazione del sistema di filiera per promuovere il prodotto extravergine (supermercati, grande distribuzione, etc.), presso i punti vendita, come già realizzato da realtà della grande distribuzione che hanno investito da tempo in tale progetto di comunicazione.
Sottolinea come sia necessario scegliere la strada della diffusione della cultura di prodotto nel consumatore. Ha fatto un appello anche ai ristoratori che possono essere promotori e ambasciatori del vero extravergine italiano.
Salvatore Ranchetti ha tracciato un identikit del consumatore di Esselunga, ha spiegato come il mercato sia fatto per l’80 % di olio extravergine di oliva.
Secondo Ranchetti la Grande Distribuzione in generale dovrebbe fare molta comunicazione sul prodotto per guidare il consumo e per dare il maggior numero di informazioni al consumatore. Tutti gli attori, ha concluso Ranchetti, stanno remando nella stessa direzione affinché il mercato si sposti verso l’alta qualità, che deve però essere immediatamente riconoscibile dal consumatore.
Secondo Ranchetti la Grande Distribuzione in generale dovrebbe fare molta comunicazione sul prodotto per guidare il consumo e per dare il maggior numero di informazioni al consumatore. Tutti gli attori, ha concluso Ranchetti, stanno remando nella stessa direzione affinché il mercato si sposti verso l’alta qualità, che deve però essere immediatamente riconoscibile dal consumatore.
Walter Brunello ha sostenuto che il problema è quello di portare la conoscenza all’estero dove manca la cultura di prodotto. All’estero non riusciranno mai a copiarci la storia, la cultura, l’area di produzione che stanno dietro ad un nostro prodotto tipico d’eccellenza.
Claudio Sadler ha spiegato il ruolo fondamentale dell’extravergine nel suo modo di cucinare. L’extravergine è infatti uno dei prodotti che presenta nei propri ristoranti come una delle eccellenze italiane, anche all’estero. Risulta necessario implementare la comunicazione. Per esempio in Cina i consumatori non hanno idea di cosa sia l’extravergine di oliva e a cosa possa servire. L’extravergine di oliva, invece, è quello che dà il tono alla cucina e chiude la presentazione finale di un piatto.
Secondo Sadler manca la conoscenza e la cultura del prodotto. A suo giudizio c’è inoltre un po’ di difficoltà nel distinguere questa grande varietà di oli che stanno sugli scaffali della Grande Distribuzione, troppi prodotti e non facilmente identificabili.
Secondo Sadler manca la conoscenza e la cultura del prodotto. A suo giudizio c’è inoltre un po’ di difficoltà nel distinguere questa grande varietà di oli che stanno sugli scaffali della Grande Distribuzione, troppi prodotti e non facilmente identificabili.