“Pensare male è peccato ma di solito ci si azzecca” e ci abbiamo azzeccato sul fatto che il Governo avrebbe cercato di aggirare il diniego del Presidente della Repubblica a firmare il decreto legge che rendeva obbligatorio il pensionamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione al raggiungimento di 40 anni di contributi versati e quindi, in molti casi, anche con anzianità anagrafica inferiore ai sessanta anni.
Abbiamo azzeccato anche sul fatto che nessuna vergogna avrebbe avuto chi contemporaneamente decide di aumentare a 65 anni l’età a cui le donne potranno andare in pensione.
Vista dal di fuori la vicenda fa pensare a pezzi del Governo su due sponde opposte.
Intanto prime reazioni anche dal Parlamento. “Sulla ‘rottamazione dei medici’ il Parlamento si è già espresso e ha bocciato nel corso della discussione del ddl Brunetta una norma ingiusta che fa male al nostro sistema sanitario.
Per questo, chiediamo al presidente Fini di farsi garante di quel voto e stralciare una norma che il ‘mandante’ Brunetta ha fatto ripresentare in commissione Bilancio nel corso dell’esame del dl anticrisi”. Lo ha detto la deputata del Partito democratico Margherita Miotto, componente della Commissione Affari sociali della Camera. “Sarebbe inaccettabile – sottolinea Miotto – un silenzio su questo ennesimo attacco al Parlamento e su un modo schizofrenico di legiferare che un giorno dice di voler allungare l’età lavorativa e l’altro approva una norma che manda in pensione a 58 anni”.
Abbiamo azzeccato anche sul fatto che nessuna vergogna avrebbe avuto chi contemporaneamente decide di aumentare a 65 anni l’età a cui le donne potranno andare in pensione.
Vista dal di fuori la vicenda fa pensare a pezzi del Governo su due sponde opposte.
Intanto prime reazioni anche dal Parlamento. “Sulla ‘rottamazione dei medici’ il Parlamento si è già espresso e ha bocciato nel corso della discussione del ddl Brunetta una norma ingiusta che fa male al nostro sistema sanitario.
Per questo, chiediamo al presidente Fini di farsi garante di quel voto e stralciare una norma che il ‘mandante’ Brunetta ha fatto ripresentare in commissione Bilancio nel corso dell’esame del dl anticrisi”. Lo ha detto la deputata del Partito democratico Margherita Miotto, componente della Commissione Affari sociali della Camera. “Sarebbe inaccettabile – sottolinea Miotto – un silenzio su questo ennesimo attacco al Parlamento e su un modo schizofrenico di legiferare che un giorno dice di voler allungare l’età lavorativa e l’altro approva una norma che manda in pensione a 58 anni”.