Secondo la Confesercenti dell’Umbria anche quest’anno in regione non ci dovrebbero essere problemi di reperibilità di negozi aperti nel mese di agosto.
Una indagine della confederazione compiuta su 200 imprese commerciali di varie zone, rivela che in media le aperture agostane saranno pari al 75 per cento dei negozi. In particolare, le rivendite alimentari che non chiuderanno dovrebbero oscillare fra il 70 e l’80 per cento del totale.
I settori delle calzature e dell’abbigliamento – spiega ancora Confesercenti Umbria in un comunicato – funzioneranno quasi a pieno regime (81 per cento) per i primi dieci giorni del mese. Numeri diversi (in negativo) soltanto per il periodo tra l’11 e il 20 agosto quando si concentreranno le chiusure del rimanente 22 per cento.
Ritorno quasi alla normalità poi dal 20 agosto quando il livello medio dei negozi aperti secondo le previsioni tornerà ad essere del 90-95 per cento.
Situazione sotto controllo anche per quanto riguarda bar, ristoranti, pizzerie e pub, e non solo nelle zone generalmente frequentate da turisti.
In generale, la media di apertura dei negozi alimentari e d’altro cresce nelle zone popolari e turistiche, per diminuire in quelle residenziali.
Secondo la Confesercenti, «vi è ormai una maggiore consapevolezza da parte dei commercianti che hanno diversificato le ferie e solo pochi chiudono per più giorni».
Una indagine della confederazione compiuta su 200 imprese commerciali di varie zone, rivela che in media le aperture agostane saranno pari al 75 per cento dei negozi. In particolare, le rivendite alimentari che non chiuderanno dovrebbero oscillare fra il 70 e l’80 per cento del totale.
I settori delle calzature e dell’abbigliamento – spiega ancora Confesercenti Umbria in un comunicato – funzioneranno quasi a pieno regime (81 per cento) per i primi dieci giorni del mese. Numeri diversi (in negativo) soltanto per il periodo tra l’11 e il 20 agosto quando si concentreranno le chiusure del rimanente 22 per cento.
Ritorno quasi alla normalità poi dal 20 agosto quando il livello medio dei negozi aperti secondo le previsioni tornerà ad essere del 90-95 per cento.
Situazione sotto controllo anche per quanto riguarda bar, ristoranti, pizzerie e pub, e non solo nelle zone generalmente frequentate da turisti.
In generale, la media di apertura dei negozi alimentari e d’altro cresce nelle zone popolari e turistiche, per diminuire in quelle residenziali.
Secondo la Confesercenti, «vi è ormai una maggiore consapevolezza da parte dei commercianti che hanno diversificato le ferie e solo pochi chiudono per più giorni».