Imprevista doccia fredda per l’Aeroporto di Viterbo, doppiamente sgradita perché viene da un esponente dello stesso partito che aveva mobilitato il Ministro delle Infrastrutture ed anche il vicepresidente italiano della Unione Europea.
Quello della realizzazione di un aeroporto low cost a Viterbo «è un progetto regionale» sul quale «io sono in pò scettico, non vorrei riproporre l’esperienza di Malpensa, con la costruzione di un aeroporto dove non c’è nulla».
Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno partecipando ad una trasmissione radiofonica ‘Radio ti ricordì. Alemanno ha aggiunto: «vediamo come vanno elezioni e poi facciamo una scelta definitiva».
Il riferimento alle elezioni , per i più speranzosi, significherebbe che se gli elettori mandano a casa la gestione del centro sinistra alla Regione Lazio, forse la nuova compagine metterà i soldi per collegare Viterbo in modo serio e veloce con Roma.
Ma intanto, l’approvazione da parte del Parlamento del piano nazionale degli aeroporti, necessario per garantire un ordinato sviluppo del sistema aeroportuale italiano, cresciuto in questi anni in modo caotico è tra le principali richieste formulate dall’ANCI nel corso dell’audizione che si e’ svolta presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano. ‘
"il vero problema del sistema aeroportuale italiano e’ l’assoluta mancanza di uno strumento di programmazione unitario, da cui fare discendere una classificazione gerarchica, un maggiore coordinamento e la conseguente rete di infrastrutture e dei servizi”,.
Anche il presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, intervenuto per l’Upi alla Commissione Trasporti della Camera. ‘E’ necessario avviare una mappatura di tutte le strutture aeroportuali esistenti nel Paese per verificare quelle efficienti e necessarie e quelle invece non piu’ funzionanti, per sviluppare e potenziare gli aeroporti nelle aree economicamente piu’ attive e arrivare alla dismissione di quelli ormai non piu’ utili”.
”Gli aeroporti – ha detto il presidente Galli – sono infrastrutture decisive per lo sviluppo economico del territorio, ma hanno anche una valenza di servizio pubblico necessario per alcuni territori. Per questo, laddove la struttura si trovi a ricadere su aree a forte valenza economica, vanno migliorati i nodi infrastrutturali ed assicurata l’intermodalita’, affiancando, per esempio, l’alta velocita’ ai grandi aeroporti. Nelle zone invece in cui il valore e’ esclusivamente di servizio pubblico, bisognerebbe ridurne il numero puntando su alcune strutture e eliminando invece inutili doppioni, che comportano solo un eccesso di spese per la collettivita”’.
"il vero problema del sistema aeroportuale italiano e’ l’assoluta mancanza di uno strumento di programmazione unitario, da cui fare discendere una classificazione gerarchica, un maggiore coordinamento e la conseguente rete di infrastrutture e dei servizi”,.
Anche il presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, intervenuto per l’Upi alla Commissione Trasporti della Camera. ‘E’ necessario avviare una mappatura di tutte le strutture aeroportuali esistenti nel Paese per verificare quelle efficienti e necessarie e quelle invece non piu’ funzionanti, per sviluppare e potenziare gli aeroporti nelle aree economicamente piu’ attive e arrivare alla dismissione di quelli ormai non piu’ utili”.
”Gli aeroporti – ha detto il presidente Galli – sono infrastrutture decisive per lo sviluppo economico del territorio, ma hanno anche una valenza di servizio pubblico necessario per alcuni territori. Per questo, laddove la struttura si trovi a ricadere su aree a forte valenza economica, vanno migliorati i nodi infrastrutturali ed assicurata l’intermodalita’, affiancando, per esempio, l’alta velocita’ ai grandi aeroporti. Nelle zone invece in cui il valore e’ esclusivamente di servizio pubblico, bisognerebbe ridurne il numero puntando su alcune strutture e eliminando invece inutili doppioni, che comportano solo un eccesso di spese per la collettivita”’.