Quanto sia lungo il percorso per arrivare ad esercitare la professione medica lo dimostrano i numeri che tuttavia, ai neo laureati lasciano sperare che tra un po’ si libereranno, per motivi fisiologici, un po’ di posti.
Su un totale di 43.985 camici bianchi del settore “ medici di famiglia” gli under 40 sono appena 234.
Ciò a dimostrazione che a trovare un posto stabile ci vuole molto tempo da trascorrere tra turni provvisori di guardia medica, qualche sostituzione e tanta gavetta.
Ben 36.504 attuali medici di famiglia hanno tra i 46 e i 60 anni, mentre 5.509 hanno tra i 60 e i 70 anni. In compenso, si contano solo 4 ‘enfant prodige’ tra i 28 e i 30 anni che sono riusciti ad inserirsi in tempi record nella professione per la quale, dopo la laurea, sono necessari 5 anni di formazione ad hoc.
«La maggior parte dei medici di famiglia è in età matura», ammette Giacomo Milillo segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), a margine del congresso del sindacato a Santa Margherita di Pula (Cagliari).
Un fenomeno ben chiaro che, se non affrontato in tempo con una programmazione, a livello di formazione universitaria e di organizzazione del lavoro medico, «entro 10 anni potrebbe avere effetti pesanti – avverte Milillo – con una serie difficoltà nel ‘ricambio’ dei professionisti». Oggi i medici di famiglia «non mancano», secondo il leader della Fimmg, ma il futuro è una scommessa. «Attualmente le università non riescono a garantire la formazione che serve», aggiunge Milillo, sottolineando che bisogna lavorare per una programmazione globale, attenta e mirata della formazione «sia del numero dei laureati in medicina sia degli specializzati nelle diverse discipline».
- Redazione
- 19 Ottobre 2009
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