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Sei premi sui  nove assegnati ai vini umbri sono andati ai prodotti della "ringhiera dell'Umbria"
vigna

Quasi a voler esorcizzare la crisi da sovrapproduzione,  il Sagrantino ha fatto la parte del leone, tra i vini umbri premiati dalle mani del direttore del «Gambero Rosso Channel» Daniele Cernilli e del giornalista enologico del canale Marco Sabellico, il prestigioso riconoscimento dei «Tre Bicchieri», attribuiti dalla Guida «Vini d’Italia 2010» del «Gambero Rosso» ai 391 migliori vini italiani, su 18 mila vini recensiti dalla Guida, per un totale di 2 mila 253 produttori.
I «Tre Bicchieri» sono infatti andati a: 1) Montefalco Sagrantino Arquata 2005 (Adanti); 2) Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone 2004 (Antonelli – San Marco); 3) Montefalco Sagrantino 25 Anni 2006 (Arnaldo Caprai); 4) Montefalco Sagrantino Colleallodole 2006 (Fattoria Colleallodole); 5) Montefalco Sagrantino Gold 2005 (Colpetrone); 6) Torgiano Rosso Vigna Monticchio Riserva 2005 (Lungarotti); 7) Montefalco Sagrantino 2006 (Perticaia); 8) Cervaro della Sala 2007 (Castello della Sala); 9) Adarmando 2007 (Gianpaolo Tabarrini).
La presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti:  ha fatto notare che «L’anno scorso i riconoscimenti erano sette, quest’anno sono nove e anche questo è un segno tangibile della crescita del settore vitivinicolo umbro, un premio all’impegno e al lavoro messo in campo dalle aziende per promuovere la qualità e l’eccellenza del nostro vino, che esprime l’identità, la cultura, la storia e la bellezza dei territori, della gente umbra e dei suoi valori.
I ‘Tre Bicchieri’ sono una conferma dell’impegno a proseguire nell’opera intrapresa, verso obiettivi sempre più importanti, uno stimolo a credere che uscire dalla crisi si può, con la qualità e l’eccellenza, per far crescere tutto il comparto vitivinicolo umbro».
Il giornalista Antonio Boco, perugino, che ha fatto parte del «panel» del «Gambero Rosso», incaricato, su basi regionali, delle degustazioni preliminari che hanno attribuito gli «1 e 2 bicchieri», da cui sono usciti i vini sottoposti al giudizio finale dei vertici della «Guida» ritiene che i vini che ‘tirano’ oggi  in Umbria sono ‘doc’ e ‘docg’, e non solo sagrantino, ma anche bianchi come il ‘cervaro’ e vitigni nuovi come il ‘trebbiano spoletino’.

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