“Secondo Rifondazione Comunista, la richiesta dI Todini, fatta alla ASL per smentire le voci sui danni dell’eventuale inquinamento di Olmeto è un vero boomerang”: a dirlo è Cristian Mattioli, segretario e capogruppo in Consiglio del Prc.
Stiamo parlando di una richiesta, fatta il 4 Agosto dal Sindaco di Marsciano, al direttore della USL 2 Giuseppe Legato, e, per competenza, all’Assessore Regionale alla Sanità Maurizio Rosi; la Usl 2 ha risposto il 31 Agosto.
Secondo Mattioli “Una richiesta del genere, molto probabilmente, era stata fatta dal Sindaco con lo scopo di mettere a tacere le voci riguardo le malattie ed i problemi legati al biodigestore: ma non è stato questo l’esito della risposta della ASL 2”.
Nella prima missiva si legge che “Il Sindaco di Marsciano, viste le reiterate affermazioni riportate da organi di stampa, circa la presunta evidenza di “causa-effetto” di malattie che sarebbero causate dall’attività del biodigestore di Olmeto, mai evidenziate a questa amministrazione comunale dagli organi sanitari preposti, chiedo a chi di dovere di pronunciarsi pubblicamente in merito”.
Inoltre, un altro passaggio importante è quello dove dice che “notizie false tendenti a causare una sorta di terrorismo mediatico reiterate nel tempo debbono essere smentite da chi ha titolo per farlo”.
Per il momento l’usl non ha fatto questo.
Dice Mattioli che “Lo stop dell’Arpa che ha bloccato il biodigestore è avvenuto pochi giorni dopo la richiesta di Todini; questo ha fatto si che questa problematica venga ora trattata con la delicatezza che merita, senza avvalorare giudizi od opinioni che non si basino su dati scientifici”.
“Leggendo la risposta della Asl, giustamente cauta ed interlocutoria” prosegue il consigliere di Rifondazione “la volontà del Sindaco, di mettere una pietra tombale sulle presunte interazioni fra l’attività del biodigestore di Olmeto e alcune patologie riscontrate nella zona e particolarmente frequenti a detta dei cittadini, viene stoppata e rimandata a studi più approfonditi”.
Nella riposta della Usl si legge che “la questione dei depuratori pone in generale interrogativi complessi rispetto a cosa fare per verificare e contenere eventuali riflessi sulla salute”.
Oltre a ribadire che una funzione di controllo è possibile solo con il coordinamento di più soggetti, la usl informa il Comune di Marsciano che ha “già chiesto all’Arpa ed Umbria Acque un incontro urgente per acquisire dati ed informazioni utili a valutare l’impatto sulla salute”.
In chiusura la risposta dice che “gli aspetti epidemiologici e di analisi collegati a una diluizione temporale di un inquinamento, comunque solo presunto, e dei suoi possibili effetti sulla salute, sono di difficile impostazione, sia sul piano metodologico che conoscitivo, ma in ogni caso, sulla base del principio di precauzione, tali aspetti dovranno essere affrontati nella maniera più precisa possibile anche per dare risposte certe e non dilazionabili”.
Prosegue il capogruppo del Prc: “Noi abbiamo sempre auspicato un vero studio epidemiologico e la Asl ci conferma che senza di quello non può né smentire né confermare le voci su queste patologie: ciò che abbiamo sono solo le voci dei cittadini e le varie segnalazioni; se l’Amministrazione è certa che non ci sia il nesso di causa-effetto, perchè non ha cercato di sollecitare uno studio epidemiologico che smentisse tutte queste voci ?”.
Conclude Mattioli dicendo che “Noi non prendiamo come oro colato né le voci dei cittadini né quelle dell’Amministrazione: semplicemente diciamo che se delle persone ci dicono di aver problemi di salute connessi all’attività del depuratore di Olmeto, e la Asl ci dice che è necessario uno studio al riguardo, non capiamo chi, come il Sindaco Todini, ha sempre ripetuto che problemi non ce ne sono e che è solo terrorismo mediatico”.
- Matteo Berlenga
- 21 Ottobre 2009
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