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Pesante, anche se ironico, attacco alla Regione da parte dei sindacati per i ritardi nell'erogazione dei fondi alle categorie svantaggiate
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Le organizzazioni sindacali Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil Umbria hanno perso la pazienza per i ritardi che ancora si frappongono, nonostante che i soldi necessari siano disponibili, alla effettiva erogazione delle provvidenze spettanti alle persone non autosufficienti.
Ed hanno diffuso un comunicato per svegliare politi e burocrati.
"Al termine di una difficile e complessa trattativa e quasi al limite dei tempi tecnici necessari, tra il Governo e le Regioni, è stato finalmente raggiunto – dicono i sindacati – questa settimana l’accordo per la definizione del programma finanziario volto a sostenere le politiche sanitarie nell’arco triennale 2010-2012. Accordo conosciuto come “Patto per la salute”.
Un aspetto importante ottenuto dalle Regioni con l’intesa raggiunta è il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per l’anno 2010.
Questo conferma la validità della linea rivendicativa del sindacato dei pensionati e delle lotte che hanno intrapreso nei confronti del Parlamento, del Governo e delle Regioni fin dal 2005 con la raccolta di oltre un milione di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare e che ha proseguito ininterrottamente nel tempo fino ai giorni nostri.
Tutto è bene quel che finisce bene se non ci fosse, per il popolo dei non autosufficienti dell’Umbria, circa 20 mila persone, un piccolo particolare: la Regione, che certo ha contribuito per raggiungere questo risultato a fronte di una chiusura netta del Governo e che è stata una delle prime a dotarsi di una legge regionale, ancora oggi non è in grado di spendere i fondi (14.124.011 euro) assegnati negli anni precedenti, ossia per il 2007, 2008 e 2009.
Questo perché la legge regionale, approvata nel giugno 2008, ha dato il destro a politici e burocrati di raggiungere, lungo il suo iter, i tempi della pensione. Infatti, come le ciliegie che una tira l’altra, questa prevedeva ulteriori passaggi: il Regolamento, il Prina, le linee guida e poi, a cascata nei territori, il programma attuativo triennale e programma operativo. E’ stato approvato il Regolamento e il Prina ed ora siamo fermi alla bozza delle linee guida che dal 25 settembre scorso, data dell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali, non ha ancora trovato la sua definizione.
Sta di fatto che molte delle risorse previste, se non destinate ai Distretti e agli Ambiti entro il 2009, rischiano di essere sottratte alla loro destinazione naturale: i non autosufficienti. Anche se faremo di tutto affinché tutto questo non avvenga, quando i benefici della “Legge Regionale sulla non autosufficienza” potrà trovare pratica attuazione sul territorio?"
 

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