Condividi su facebook
Condividi su twitter
Quasi 24 milioni di sanzioni irrogate ai datori di lavoro ed 8,5 recuperate ai dipendenti
renato-brunetta

Secondo quanto emerge dalla Relazione sullo stato della pubblica amministrazione relativa al 2008 e trasmessa in questi giorni alle Camere dal ministro, Renato Brunetta, c’è stata una intensificazione della lotta alle violazioni della legge sulle incompatibilità.
E nel mirino della Guardia di Finanza sono stati i “Doppiolavoristi”.
Il dipendente pubblico non può svolgere un altro lavoro subordinato o autonomo se non autorizzato. Il via libera dall’ufficio dove è impiegato è condizionato a due precise circostanze: che non si incorra nelle incompatibilità previste dalla legge (come per l’attività libero professionale), e non ci sia conflitto d’interessi.
Nei casi di violazione più grave è previsto anche il licenziamento. Sono escluse le attività svolte gratuitamente presso associazioni di volontariato e l’attività istituzionale politica.
Le Fiamme Gialle hanno scovato dipendenti pubblici che arrotondavano lo stipendio facendo i camerieri la sera, ma anche i panettieri fuori orario o i taxisti.
Il nucleo di finanzieri che lavora presso l’ispettorato del  ministero ha più che raddoppiato le indagini giunte a 900 e nel 37% circa dei casi si e scoperto che questa attività non era autorizzata.
L’importo delle sanzioni versato all’Agenzia delle Entrate dai committenti, cioè i datori del secondo lavoro, è stato complessivamente di 23.743.200,09 euro, ben dieci volte superiore rispetto a quello verbalizzato l’anno precedente. E un’impennata si registra anche per le somme indebitamente percepite dai dipendenti e che, recuperate dalle amministrazioni di appartenenza, sono andate a rimpinguare i fondi di produttività: 8.544.348,78 euro rispetto al milione e mezzo circa del 2007.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter