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Nell'interpretazione del patrigno della ragazza americana accusata dell'omicidio di Meredith Kercher, nel colloquio telefonico registrato daal Questura di Perugia ci sarebbe l'ammissione di Rudy sulla sua estraneità; la Procura non commenta 
amanda

Per quanto dalle dichiarazioni dei diretti interessati e dei loro familiari c’è sempre poco da fidarsi, specie quando sono rese a riviste di grande tiratura, l’intervista resa a  “Gente” da Chris Mellas, padre acquisito di Amanda Knox (è sposato con la madre, Edda), potrebbe contenere una novità sul processo per l’omicidio di Meredith Kercher, almeno per il processo mediatico e non per quello nell’aula della Corte d’assise di Perugia. 
Nella telefonata, registrata dalla polizia negli uffici della Questura, fatta da un amico da Rudy Guede, quando questi era in fuga, in Germania, pochi giorni dopo il delitto, ci potrebbe essere la “prova” dell’innocenza di Amanda Knox.
«In quella telefonata Rudy Guede lo dice chiaramente: ‘Amanda non c’entra nulla’», secondo il patrigno che si dice certo che la decisione dei giudici di acquisire agli atti una telefonata fatta da Guede, già condannato a 30 anni per il delitto di Meredith Kercher, sia un un elemento determinante nel processo di Perugia.

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