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Tre dei fermati sono di San Venanzo, uno di Deruta e, l'ultimo, di Rimini
cacciatore

Un’operazione antibracconaggio condotta dal comando di San Venanzo del Corpo forestale dello Stato, all’interno delle riserve del Demanio regionale ha fruttato: cinque sanzioni amministrative, col rischio della sospensione della licenza, ad altrettanti cacciatori per la caccia all’interno delle foreste demaniali e il sequestro delle armi – quattro carabine, un fucile semiautomatico e le munizioni .
Prima sono stati fermati tre cacciatori di frodo, due di San Venanzo e uno di Deruta, appartenenti ad una squadra di caccia al cinghiale di San Venanzo, che era in battuta in un settore limitrofo.
Poi qualche ora dopo, in località Maramazza, sono stati sorpresi altri due cacciatori di frodo appartenenti ad una squadra di Ripalvella, uno di Rimini e uno di San Venanzo. Quest’ultimo, un 42enne, era fuggito, ma dopo un lungo inseguimento è stato raggiunto in località Podere Tre Soci.

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