Questa mattina i tuderti, a cui piace passeggiare o correre lungo i viali della "Passeggiata" della Rocca, hanno potuto soffermarsi a riflettere su un tema annoso e molto delicato.
A richiamare la loro attenzione è stato un piccolo ma significativo cartello con su scritto “Qui non è merdario dei cani”, posto lungo la ringhiera che delimita il giardino dell’unica casa che si trova all’inizio dell’ingresso all’area verde.
L’avviso sintetizza una situazione sempre più insostenibile, sia per coloro che abitano nei paraggi sia per quanti scelgono di passeggiare e lo vorrebbero fare tranquillamente. senza dover correre il rischio di calpestare qualcosa di indesiderato.
Ma alcuni proprietari dei cani li lasciano tranquillamente defecare senza avere l’accortezza e, soprattutto, il buon senso di porre rimedio nel normale e civico rispetto degli altri.
E quando poi, come nei periodi più miti dell’anno, ci saranno i bambini a frequentare l’Area Verde?
Da quanto denunciato dal cartello, deduciamo che il problema del mancato rispetto per l’ambiente del Parco da parte di alcuni proprietari di cani è ancora molto attuale e di difficile risoluzione!
Tanti sono coloro che percorrono le stradine del Viale con al guinzaglio un cane, spesso anche senza museruola, ma davvero in pochi lo fanno muniti di strumenti necessari a raccogliere quanto lasciato dai loro amici a quattro zampe. Forse è una questione di scarsa educazione ambientale e poca considerazione del prossimo.
Anche perché la maggior parte dei cani vengono condotti al parco proprio per lasciarli liberi di fare ciò che, evidentemente, a casa non gli viene consentito.
Tutto ciò nonostante i cartelli posizionati dal Comune presso i cancelli d’ingresso della “Passeggiata” con su scritto: "I proprietari di cani devono essere muniti di apposita palettina e sacchetto per provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni animali dal suolo pubblico”.
Questa eccessiva “superficialità” non riguarda ovviamente tutti i proprietari di cani però poi, per colpa dei più disattenti è la gran parte di essi ad essere additata al pubblico libridio.
Sarebbe il caso che chi è preposto ai controlli lo faccia fino in fondo, imponendo così ai disattenti il rispetto delle norme, dell’ambiente in cui viviamo e consentire agli altri cittadini, che ne hanno altrettanto diritto, di passeggiare liberamente senza incorrere in qualcosa di spiacevole.
Comunque, come si suol dire: la speranza è l’ultima a morire . . . per munirsi di sacchetto e paletta!!! oppure per prevedere aree apposite, magari a gettone come per gli umani, ove portare gli animali a correre e fare i loro bisogni in libertà.
- Redazione
- 19 Gennaio 2010
Condividi su facebook
Condividi su twitter