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L'iniziativa è sollecitata alla Regione dal Consiglio provinciale di Perugia, che evidenzia le incongruità della riforma
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Il Consiglio Provinciale di Perugia, ha approvato su iniziativa del gruppo del Pd, una mozione sui problemi derivati dall’applicazione delle norme della nuova riforma della scuola.
Questo il testo del documento : “PREMESSO – Che l’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato in data 19.2.2010 a tutte le Scuole Secondarie di Secondo grado della Regione le Tabelle di Confluenza nei nuovi indirizzi attivabili del 1 settembre 2010 nelle classi prime; CONSIDERATO Che il Ministero ha a lungo oscillato fra soluzioni diverse per quanto riguarda i regolamenti ed i piani orari dei nuovi indirizzi, che sono stati pubblicati definitivamente solo a fine febbraio; Che quindi sia le Province che la Regione (non)  hanno avuto la possibilità di organizzare per l’A.S. 2010/2011 un piano dell’offerta formativa a livello regionale; Che per quanto concerne i Licei Scientifici, la maggior parte degli Istituti della Regione attuano il Piano Nazionale di Informatica e che questo indirizzo con le opportunità che offre trova la sua continuità nel Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate, piuttosto che nel Liceo Scientifico normale come la stessa Camera dei deputati aveva indicato nei suoi suggerimenti al Ministero; Che le tabelle di confluenza per i Licei Scientifici prevedono la possibilità della attuazione dell’opzione Scienze Applicate solo dove preesistono indirizzi Tecnologici Brocca; Che alcuni di questi indirizzi Tecnologici sono stati attivati presso Istituti Tecnici; EVIDENZIATO – Che autorizzare l’attivazione dell’opzione Scienze Applicate la dove preesiste un Tecnologico Brocca ha due conseguenze negative: una ineguale e casuale distribuzione sul territorio regionale della nuova opzione e una rendita di posizione per gli Istituti che ne sono in possesso; Che nell’anno di inizio della riforma i nuovi indirizzi dovrebbero essere distribuiti in modo uniforme nei vari territori regionale per fornire le stesse opportunità agli studenti e alle famiglie; INVITANO Il Presidente e la Giunta a mettere in campo ogni iniziativa utile a garantire da subito a tutte le scuole, agli studenti e alle famiglie, la più completa offerta formativa possibile ribadendo che l’organizzazione dell’offerta formativa sul territorio è una competenza esclusiva della Regione, delle Province e dei Comuni. Invitano inoltre il Presidente della Giunta a verificare se quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione non sia anche in contrasto con il dettato Costituzionale” .

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