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L'evento, registrato nel parco naturalistico, è piuttosto raro in Umbria; in Italia questo volatile è estinto da quasi un secolo
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Un gruppo di 10 gru (Grus grus) sono state osservate in questi giorni vicino al Parco di Colfiorito, nei campi dell’altopiano di Ricciano. Si tratta di grandi  uccelli molto rari in Umbria e che si possono osservare in questo territorio esclusivamente durante le migrazioni: le zone umide e coltivate degli altopiani di Colfiorito rappresentano, infatti, un importante sito di sosta, come emerge anche dalle ripetute segnalazioni pervenute negli ultimi anni. 
Lo stormo delle 10 gru è stato osservato anche in perfetta formazione a V. Si suppone che ci sia stato il passaggio di più di un gruppo di volatili, in quanto già in precedenza era stato notato un altro gruppo di 7 grù.
Questa migrazione primaverile riguarda il lungo viaggio di questi grandi volatili che va dalle zone di svernamento africane a quelle di nidificazione dell’Europa settentrionale. La zona di Colfiorito risulta particolamente importante per la sosta e il riposo delle gru che poi, riposate, ripartono, riaffrontando il viaggio. Già in questo momento di sosta, le gru si preparano al corteggiamento facendo grandi figure e arruffando le piume in una sorta di esibizione veramente spettacolare, come hanno riferito gli avvistatori.

La Gru è un volatile di grandi dimensioni, la cui apertura alare può rasentare i due metri e mezzo mentre la sua lunghezza (dalla punta del becco all’apice della coda) sfiora il metro e venti. È presente come nidificante nell’Europa settentrionale ed orientale, fino a raggiungere la Siberia in Asia.
In Italia è ormai estinta come nidificante da quasi un secolo: intorno al 1920 sono infatti scomparse le ultime coppie che si riproducevano nelle paludi del Veneto orientale. Oggi in Italia è presente principalmente durante le migrazioni e (in misura molto minore) come specie svernante. È specialmente la migrazione autunnale (che culmina fra metà ottobre e metà dicembre) che interessa il nostro paese:  stormi numerosi sorvolano soprattutto le regioni settentrionali, diretti in Spagna e nell’Africa Nord-occidentale dove trascorreranno l’inverno.
L’Umbria è interessata solo marginalmente dai movimenti di questa specie, che comunque viene osservata in modo regolare durante le migrazioni. Gli ambiti che sembrano maggiormente interessati a livello locale dal passaggio di gru sono gli altipiani della zona di Colfiorito e la valle del Tevere.

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